Gli agricoltori del Fucino ribadiscono laloro contrarietà alla centrale a biomasse della Power Crop e saranno a Pescara per la manifestazione del 31 marzo.
Anche gli agricoltori del Fucino saranno a Pescara il 31 marzo per partecipare alla manifestazione organizzata in occasione della conferenza di servizio sull’inceneritore della Power Crop .Confagricoltura L’Aquila mette a disposizione degli agricoltori un pullman e in una nota il presidente provinciale Fabrizio Lobene afferma che sebben la campagna agraria sia già in pieno svolgimento e gli impegni in campagna sono già estremamente gravosi partecipare alla manifestazione è un dovere per ogni agricoltore del Fucino.
Nella nota si legge che “E’ l’ultima occasione per difendere il nostro lavoro, le nostre imprese, la nostra dignità di produttori di ricchezza per questo territorio e per tutti i lavoratori alle dipendenze delle nostre aziende. Occorre che la Commissione analizzi attentamente gli atti prodotti, legga con grande spirito critico i documenti ed analizzi le molte forzature a carico delle procedure e, soprattutto, il rispetto degli impegni non mantenuti dalla società e che sono stati causa del ritiro della firma dall’accordo di programma da parte di Confagricoltura L’Aquila. Gli Agricoltori del Fucino fanno appello ai colleghi imprenditori della Power Crop Spa di non mettere in atto questo progetto che danneggia in modo irreparabile le attività di altri e ben più numerosi imprenditori agricoli che non possono e non vogliono cambiare mestiere ne possono delocalizzare le loro aziende. Pretendiamo dai nostri Amministratori regionali, espressione del nostro territorio, uno scatto di responsabilità e di orgoglio per sollecitare il Governo regionale ad assumere atti concreti contro questo progetto e non contorcimenti procedurali che fanno violenza alla nostra intelligenza. Pretendiamo non progetti che fanno scempio del territorio ma investimenti strategici per risolvere le criticità legate ai consumi idrici con la realizzazione di impianti di irrigazione collettivi, ai rischi idrogeologici derivanti dagli allagamenti, alla depurazione delle acque”.