È stato seppellito oggi pomeriggio nel cimitero di Goriano Sicoli, Ousmane Korouma, il pastore di 23 anni, originario della Guinea, morto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, ucciso dalle esalazioni di monossido di carbonio di un braciere acceso per riscaldarsi nella stalla dove dormiva.
L’immigrato è stato seppellito sotto terra secondo il rito musulmano. Le spese per la sepoltura sono state divise a metà tra il datore di lavoro e il Comune di Goriano. Al rito ha preso parte anche un famigliare di Ousmane, che lascia moglie e figli nella terra d’origine. Il 23enne guineano lavorava dal luglio scorso a Goriano Sicoli al servizio di un allevatore per mandare ai familiari buona parte di quello che riusciva a guadagnare dalla sua attività di pastore. Sulla vicenda la procura di Sulmona ha aperto un fascicolo che vede al momento indagato proprio il datore di lavoro di Ousmane per sfruttamento della manodopera che ha portato come conseguenza ad un omicidio colposo.