Nella classifica del Sole24Ore sul gradimento dei presidenti delle Regioni e dei sindaci delle principali città italiane il governatore Marco Marsilio si colloca al tredicesimo posto e il primo cittadino dell’Aquila Pierluigi Biondi è all’ottavo posto.
Il sindaco di Chieti Diego Pietro Ferrara è al quarantaduesimo posto, il primo cittadino di Teramo Gianguido D’Alberto è al cinquantasettesimo mentre il sindaco di Pescara Carlo Masci è all’ottantunesimo.
Il presidente Marsilio, di Fratelli d’Italia (foto in basso) scende dal 49.4% della precedente rilevazione a 45% (-4,4%). Il sindaco Biondi ha il 59% dei consensi rispetto al 53,5% del precedente sondaggio e si trova all’ottavo posto in classifica insieme a Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, Valeria Mancinelli, primo cittadino di Ancona, Mattia Palazzi, di Mantova e Paolo Calcinaro di Fermo.
Il sindaco di Chieti Ferrara (dal 55,8% dei consensi è sceso al 55,5%) ed è al quarantaduesimo posto insieme al primo cittadino di Rimini Andrea Gnassi.
Gianguido D’Alberto dal 53,3% dei consensi scende al 53% ed è al cinquantasettesimo posto insieme a Emilio Del Bono (Brescia), Alan Fabbri (Ferrara), Mario Fabrizio Fracassi (Pavia), Giacomo D’Apollonio (Isernia), Antonfrancesco V. Colonna (Grosseto), Mario Occhiuto (Cosenza).
Il primo cittadino di Pescara Masci dal 51,3 % passa al 49% e si colloca all’ottantunesimo posto insieme ai sindaci Francesco Italia (Siracusa), Edoardo Gaffeo (Rovigo), Alessandro Tambellini (Lucca), Mario Guarente (Potenza), Silvia Marchionni ( Verbania), Claudio Corradino (Biella), Roberto Gambino (Caltanissetta) e Giuseppe Sala (Milano).
E’ quanto emerge dalla nuova edizione della tradizionale indagine annuale “Governance Poll”, effettuata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore e pubblicata oggi lunedì 5 luglio. Un sondaggio che coglie i trend degli amministratori locali 16 mesi dopo l’esplosione della pandemia, e in una fase caratterizzata dal calo dei contagi da Covid19 e prospettive di ripresa di tutte le attività economiche grazie al crescendo della campagna di vaccinazione.
“Governance Poll 2021” vede Luca Zaia, governatore del Veneto e Antonio Decaro , sindaco di Bari, riconfermati al primo posto della classifica degli amministratori locali più popolari in Italia, rispettivamente col 74% e il 65% delle preferenze.
Dopo Zaia (74%), al secondo posto c’è Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, del PD con il 60% dei consensi mentre al terzo posto ex aequo ci sono Massimiliano Fedriga , governatore del Friuli Venezia Giulia , della Lega, e Vincenzo De Luca , presidente della Regione Campania, del PD con il 59%. Giovanni Toti, governatore della Liguria, di Coraggio Italia, ha il 56% dei consensi. Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, dal terzo posto scende all’undicesimo. In fondo alla classifica ex aequo ci sono Donato Toma, governatore del Molise, e Vito Bardi presidente della Regione Basilicata.
Tra i sindaci dopo Decaro (65%), al secondo posto troviamo Luigi Brugnano, primo cittadino di Venezia, (centrodestra, 62%), ex aequo al terzo posto , con il 61% dei consensi, ci sono i sindaci Giorgio Gori (centrosinistra, Bergamo) e Marco Fioravanti (centrodestra, Ascoli Piceno). Beppe Sala (centrosinistra, Milano) per la prima volta è sotto al 50% (81° posto), Virginia Raggi (Cinque Stelle, Roma) e Chiara Appendino (Cinque Stelle, Torino) parimerito al 94° posto con il 43% di gradimento.
Perdono consensi Cateno De Luca (Lista civica, Messina), sceso dal secondo al 22° posto in un solo anno. Agli ultimi tre posti della graduatoria troviamo Salvo Pogliese (Catania, 30% dei consensi), Luigi De Magistris (Napoli, 35%) e Leoluca Orlando (Palermo, 39%).
Sul Sole24ore si legge che “Luca Zaia e Antonio Decaro si confermano anche nel 2021 gli amministratori locali dal più elevato indice di gradimento in Italia, rispettivamente con il 74% dei consensi per il presidente della Regione Veneto e con il 65% per il sindaco di Bari, nella rilevazione annuale realizzata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore pubblicata sul Sole 24 Ore di lunedì 5 luglio. Dietro di loro, però, dodici mesi dopo, il quadro dei leader più popolari risulta in forte movimento. Tra i governatori si segnala lo scatto di Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, PD) che, con una crescita del 6%, raggiunge quota 60% e scalza dal secondo posto Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, Lega), il quale tra l’altro deve condividere il terzo gradino del podio con Vincenzo De Luca (Campania, PD) entrambi al 59%; nei top five, al quarto posto il governatore ligure Giovanni Toti (centrodestra) al 56% e al quinto posto Alberto Cirio (Piemonte, centrodestra) al 52,5%. Tra i sindaci emerge il secondo posto di Luigi Brugnaro (Venezia, centrodestra) al 62% segnando un balzo di +7,9%, seguito al terzo da Giorgio Gori (Bergamo, centrosinistra) ex aequo con Marco FIORAVANTI (Ascoli Piceno, centrodestra) entrambi al 61% ma con il Sindaco di Bergamo in crescita del 5,7%.
Nel caso dei governatori, se il confronto si sposta dal risultato 2020 a quello del giorno di elezione spiccano le performance di Luca Zingaretti (Lazio) che guadagna +10 punti, di Nello Musumeci (Sicilia, +9,2) e dello stesso Bonaccini (+8,6). In ribasso, invece, le quotazioni di Donatella Tesei (Umbria), rispetto sia allo scorso anno sia al giorno delle elezioni.
Il termometro della popolarità dei sindaci evidenzia, nel confronto tra il 2021 e il giorno delle elezioni, due gruppi di situazioni critiche. Il primo è quello dei sindaci delle grandi città del Sud alle prese con conti in dissesto e paralisi amministrative: agli ultimi tre posti della graduatoria delle 105 città capoluogo ci sono infatti Salvo Pogliese (Catania, 30% dei consensi), Luigi De Magistris (Napoli, 35%) e Leoluca Orlando (Palermo, 39%). L’altro fronte traballante è, più in generale, quello delle metropoli: Dario Nardella (Firenze, 57%) e Virginio Merola (Bologna, 54,6%) continuano a cavarsela egregiamente, ma Beppe Sala (Milano) si ferma per la prima volta sotto al 50% occupando un opaco 81° posto (-2,7%), mentre le sindache Cinque Stelle Virginia Raggi (Roma) e Chiara Appendino (Torino) coabitano alla casella numero 94 con il 43% di gradimento, con la Raggi che cala del 24,2% e l’Appendino dell’11,6%.
Il logorio amministrativo – che, per esempio, ha colpito in pieno Federico Pizzarotti (Parma, 97° posto) allontanandolo dalle prime posizioni occupate qualche anno fa – non intacca il favore di Clemente Mastella (Benevento), che arriva alla fine del primo mandato da sindaco con un solido 59,5%. Le difficoltà della vita amministrativa possono essere rapidamente fatali anche per gli outsider: lo dimostra la caduta libera – dal secondo al 22° posto in un solo anno – delle quotazioni di Cateno De Luca (Messina)”.
ECCO le mappe interattive sull’indice di gradimento dei Presidenti di regione http://s24ore.it/presidenti e dei Sindaci http://s24ore.it/sindaci