Una bombola di vernice abbandonata campeggia nelle immagini delle video-ispezioni delle condotte dell’acqua potabile al di sotto dei laboratori di Fisica Nucleare dell’INFN che fino al 2017 alimentava l’acquedotto del Teramano con circa 100 litri al secondo.
Lo rivela in una nota il Forum H20 che parla di prezioso liquido che che oggi va “a scarico”. In tutto ben 14 mc di materiali inerti di vario genere sono stati estratti dai tubi di una rete che si presenta in condizioni letteralmente vergognose tanto da meritare il sequestro da parte dell’autorità giudiziaria.
“Grazie ai nostri esposti e al lavoro della Procura di Teramo, dei NOE e dei periti – scrive in una nota il Forum – è finalmente venuta fuori una triste verità che va oltre anche le più nere previsioni. Neanche noi potevamo immaginare una situazione del genere.”
La relazione “Rapporto sulle indagini conoscitive della rete di drenaggio dei LNGS – Acque potabili” del 4 luglio 2018 a firma del Dr. Martella dell’INFN, agli atti del procedimento penale, illustra nei dettagli cosa è stato trovato durante le ispezioni e la pulizia delle condotte. Dalle immagini e dalle risultanze dell’inchiesta emergono tubazioni e pozzetti imprevisti e non segnati nelle planimetrie disponibili; condotte danneggiate in più punti; un sistema di drenaggio caotico; plastiche flottanti nell’acqua e, appunto, la bombola di vernice. Insomma, una situazione incresciosa che andava avanti da decenni e che solo il lavoro di cittadini, NOE e Magistratura ha fatto emergere. Questo per quanto riguarda la rete al di sotto dei laboratori; non sembra andar meglio per le tubazioni al di sotto delle autostrade.
“Ovviamente continueremo il nostro impegno per contribuire a porre rimedio a questa condizione incresciosa delle reti idriche che, tra l’altro determinano la messa a scarico di decine di litri al secondo di preziosissima acqua.” Conclude la nota