Il vice presidente della Regione Lolli replica all’ Osservatorio indipendente sull’acqua che non c’è alcun progetto segreto sulla messa in sicurezza del Gran Sasso.
Il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, indirettamente chiamato in causa dall’Osservatorio indipendente sull’acqua che durante una conferenza stampa ha criticato una bozza di progetto illustrata nella commissione istituita in Regione sull’emergenza Gran Sasso, risponde che non esiste alcun progetto segreto.
Alle associazioni che compongono l’Osservatorio, che hanno chiesto la nomina di un tecnico super partes, Lolli replica che “fermo rimanendo pieno rispetto per le idee e il ruolo delle associazioni sono state dette delle inesattezze. Ci è stata presentata, più che una bozza di progetto, una strategia, su cui è necessario un parere preventivo da parte di Ispra e dell’Istituto superiore di sanità. E visto che siamo in periodo di ferie, prima dell’8 non è possibile. Non c’è nessun documento segreto: è solo inutile mandare in giro documento che non sappiamo nemmeno se è fattibile o no. È stato il tavolo che ha chiesto al Laboratorio e a Strada dei Parchi di pagare un progetto. Appena si capirà se la bozza è gestibile, la daremo nelle mani delle strutture dello Stato che – quelle sì – la devono valutarla: sono il Provveditorato delle opere pubbliche e l’Istituto superiore dei lavori pubblici. Si tratta solo di un’idea che gli enti pubblici valuteranno, mica noi possiamo prendere un progetto e farlo della Regione. Nessuna l’ipotesi neppure sulle captazioni in un punto dell’acquifero più in alto. Non so dove abbiano tratto informazioni: non ci sono perforazioni in alto. Quest’ipotesi è stata accennata una volta, ma non c’entra niente. Di tutte queste questioni ne discuteremo con la bozza in mano quando sapremo se è attuabile o no. Ora sarebbe prematuro. Fare una discussione prima che ci sia il progetto sarebbe complicato: è inutile far discutere comunità su una cosa che magari non è fattibile. Di più, sull’ipotesi a cui si sta lavorando, non dice. E’ una situazione molto complessa, lasciata marcire per anni, che noi abbiamo preso in mano e stiamo cercando di risolvere”.