La paventata chiusura per “ragioni di sicurezza” della A-24 da parte della Società Strada dei Parchi impone, secondo il presidente della Provincia di Teramo Di Bonaventura, un’accelerazione del percorso da intraprendere per la messa in sicurezza della falda acquifera del Gran Sasso.
Un preciso impegno deve esserci, spiega Di Bonaventura, da parte del Governo così come già richiesto nella nota inviata ai Ministeri interessati il 10 gennaio di quest’anno. A questo scopo è stata convocata per venerdì 3 maggio, alle ore 10, l’assemblea dei sindaci allargata alla partecipazione dei massimi rappresentanti della Regione Abruzzo e delle Istituzioni, all’incontro è stato inviato anche L’osservatorio Indipendente sull’acqua del Gran Sasso costituito da numerose associazioni ambientaliste. Alla vigilia della richiesta di un commissario da parte della Regione, l’Osservatorio ritiene essere l’ennesima “mossa di una partita a scacchi giocata a danno dell’ambiente e della salute degli abruzzesi”.
Dante Caserta, vice presidente Wwf Italia “È paradossale che Strada dei Parchi voglia in qualche modo tirarsi fuori, da questa situazione annunciando la chiusura di un collegamento autostradale definito strategico dopo aver presentato su richiesta della Regione un progetto di messa in sicurezza per la parte che la riguarda”. Ricordando la non proprio «utilissima» precedente investitura di un commissario, nel 2003 e dopo un incidente nei laboratori, con la spesa di 84 milioni di euro e senza che il problema fosse risolto. A distanza di due anni dall’incidente del maggio 2017 che scatenò la crisi dell’acqua tra gli abruzzesi, “non è stato impermeabilizzato neppure un metro quadro né dei laboratori, né delle gallerie, così come non è stato portato via neppure un chilo delle sostanze pericolose stoccate nei laboratori.
Per questo motivo l’Osservatorio convocherà un nuovo incontro pubblico il prossimo 18 maggio, a Teramo, per un confronto con le istituzioni e i cittadino.
Il servizio del Tg8