Granchelli su campagne anti-vaccino: “senza coperture tornano le malattie”, duro l’intervento della Responsabile del dipartimento prevenzione della Asl di Pescara.
Siamo alle solite controindicazioni del maremagnum d’informazioni che viaggiano in rete, la possibilità da parte di chiunque di immettere dati ed influenzare opinioni senza alcun tipo di filtro con il rischio di creare gravissimi danni. Prendiamo ad esempio la capillare attività di gruppi antivaccinatori da anni protagonisti di battaglie in nome di fobie legate ad effetti indesiderati, specie sui bambini, di alcuni vaccini fondamentali per prevenire malattie come la poliomelite, la pertosse, ma anche rosolia e morbillo ed altre ancora. Una battaglia talmente aggressiva da dominare la scena anche sui motori di ricerca, tanto che se un genitore volesse informarsi, digitando il termine vaccino su Google, si troverà di fronte un lungo elenco di siti e blog gestiti dai seguaci della medicina alternativa o da chi contesta l’efficacia dei vaccini stessi. Su questo tema abbiamo ascoltato la dottoressa Carla Granchelli, responsabile del Dipartimento Prevenzione della Asl di Pescara:
“I genitori dovrebbero svolgere un lavoro più capillare e confrontare le informazioni che raccolgono dai gruppi antivaccinatori con i dati ufficiali e scientifici forniti, ad esempio, dal Ministero della Salute e da lì fare le loro valutazioni. dal mio canto – precisa la Granchelli – do solo un dato, se certe terribili malattie, ad esempio, come la polio, sembrano debellate é proprio grazie ai vaccini ed il pericolo, non tanto lontano visto il vertiginoso abbassamento della copertura che si registra ogni anno grazie alle campagne anti-vaccino, é che certe patologie virali possano riemergere. Più sono i bambini che non si vaccinano più é il rischio che questi possano contagiare i loro compagni di scuola. Bisogna avere senz’altro uno spirito critico – conclude la Granchelli – ma bisogna anche basarsi su informazioni scientificamente testate e non su dati privi di ogni fondamento.”