Scattano da oggi 1° febbraio nuove misure per l’utilizzo del Green pass. Necessario quello base per accedere a negozi, banche, posta e uffici. Utenti preparati e pochi disagi. E da oggi sanzioni per gli over 50 non vaccinati.
Da oggi 1° febbraio il green pass base, che si ottiene dopo vaccinazione, guarigione o tampone negativo, diventa obbligatorio in negozi, uffici pubblici, banche e poste. La durata della certificazione verde rafforzata scende a 6 mesi e partono le multe per gli over 50 che non si sono vaccinati.
Sono le nuove misure decise dal governo nel Dpcm del 24 gennaio scorso. Chi non si è immunizzato rischia la multa di 100 euro da parte dell’Agenzia delle Entrate e, dal 15 febbraio, di pagare fino a 1.500 euro e anche la sospensione dal lavoro.
Le nuove regole su carta verde, mascherine e obbligo di vaccino riguardano in particolare gli over 50 che non si sono immunizzati. Possono incorrere nella multa una tantum di 100 euro che viene irrogata dal Ministero della Salute tramite il servizio Riscossione dell’Agenzia delle Entrate. Nessuno verrà fermato per strada e controllato: la multa arriverà direttamente a casa. Inoltre, per gli over 50, la prossima data da segnare sul calendario è quella del 15 febbraio. In quel giorno entrerà in vigore l‘obbligo del Super Green pass (che si ottiene tramite vaccinazione o dopo la guarigione dal Covid) per tutti i lavoratori. Chi verrà sorpreso senza il certificato rischia una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro. Chi, invece, non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio (ma mantenendo comunque il lavoro).
Sono circa un milione e 680mila gli italiani non immunizzati e la maggioranza di questi no vax – o indecisi, o paurosi a seconda dei casi – appartiene proprio alla fascia d’età che va dai 50 ai 69 anni, molti dei quali sono ancora al lavoro. Dall’obbligo sono esentati coloro che non hanno fatto il vaccino per motivi di salute, e che devono presentare una certificazione medica.
Chi non è vaccinato può, comunque, accedere a supermercati, farmacie, negozi di ottica, esercizi commerciali che vendono alimenti per animali. Per quanto riguarda i servizi, sono garantite le esigenze di sicurezza, di giustizia e di salute perché ritenuti essenziali.
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