Halloween in Abruzzo: c’è chi festeggia e chi no. Gandolfi ” Non l’hanno inventata gli americani”

Non a tutti gli abruzzesi piace la festa di Halloween perchè, ormai, oltre ad essere prevalentemente una ricorrenza consumistica, evoca le forze del male. L’antropologa Adriana Gandolfi ricorda che “Non l’hanno inventata gli americani ma nell’area del Mediterraneo esisteva dalla preistoria”.

Anche in Abruzzo molte persone di tutte le età festeggiano Halloween anche se, soprattutto i cattolici, sono contrari a travestimenti e riti che evocano il male. In origine, però, la sua finalità aveva segno opposto a quello che è cambiato con il passare dei secoli e che in fondo rispecchia la società nella quale viviamo che è votata e vocata al consumismo e al rifiuto della religione.

Feste ed iniziative anche in Abruzzo in occasione di Halloween, la ricorrenza di origine celtica, celebrata nel VI secolo dagli antichi irlandesi la sera del 31 ottobre, che, dopo la loro emigrazione in America, nel XX secolo ha assunto negli Stati Uniti le forme spiccatamente macabre e commerciali attuali e che si è poi diffusa in molti Paesi del mondo, tra i quali c’è l’Italia.

Caratteristica della festa è la simbologia legata alla morte e all’occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca con intagliata una faccia sorridente (il più delle volte spaventosa), illuminata da una candela o da una lampadina al suo interno. A festeggiare sono soprattutto i bambini, che girano di casa in casa recitando la formula dolcetto o scherzetto ma anche in Abruzzo sono in tanti gli adulti che organizzano o partecipano a feste a tema.

L’antropologa e ricercatrice etnografica del Museo delle Genti d’Abruzzo Adriana Gandolfi evidenzia che ” Questa festa non l’hanno inventata gli americani poichè l’area del Mediterraneo, già fin dalla preistoria celebrava il culto dei morti, ma il consumismo ormai ha rovesciato tradizioni e contenuti “.

Una festa ormai meramente consumistica e anche se in origine per i celti cattolici Halloween, che significa la vigilia di tutti i santi e che , quindi, precede la commemorazione dei defunti, significava celebrare il fatto che la morte e il male sono stati sconfitti e mentre le zucche illuminate mettevano in fuga il maligno i dolcetti che i morti portavano ai loro discendenti erano una segno del loro amore sempre presente e della loro.

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