Hotel Rigopiano: i Ris sul luogo della tragedia. Primo sopralluogo questa mattina del corpo speciale dei carabinieri, ma per i rilievi bisogna attendere migliori condizioni meteo .
Doveva essere il giorno della consegna in Procura della corposa relazione investigativa relativa alle indagini sulla tragedia avvenuta lo scorso 18 gennaio, ma si é preferito attendere ancora un pò per svolgere ulteriori accertamenti allo scopo di raccogliere altri riscontri a suggello di un impianto accusatorio che, vista la delicatezza della vicenda, ha necessità di essere inattaccabile. Del resto sul campo c’é una vera e propria Task Force che vede coinvolte tutte le Forze dell’Ordine, ad ognuna delle quali, é stato affidato un compito. Già pronta la relazione del nucleo Usar, il corpo speciale dei Vigili del Fuoco, in particolare di Firenze e Pisa, che ha già raccolto una serie di dati che sarà confrontata con la perizia che dalla tarda mattinata sta svolgendo il Reparto Investigativo Scientifico dei carabinieri su quello che resta dell’Hotel Rigopiano, allo scopo di ricostruire la dinamica, le condizioni meteo non consentono di fare particolari rilievi che saranno effettuati nei prossimi giorni. Sempre i Ris saranno chiamati a raccogliere materiale utile alle indagini, da una serie di telefonini rinvenuti sulla scena della tragedia, non appartenenti alle vittime. Parallelamente gli agenti del Corpo Forestale dello Stato stanno lavorando sul versante dell’allarme valanghe, il bollettino Meteomont ignorato, il Piano Neve e gli aspetti relativi alle autorizzazioni avute per la costruzione del Resort ed in particolare dell’area benessere. Coinvolta anche la Squadra Mobile di Pescara che si dovrà occupare della parte relativa alla macchina dei soccorsi e sul comportamento assunto dai vari enti coinvolti, in primis la Prefettura, sulla scorta di un dato acclarato, ovvero il ritardo di due ore e quanto questo può aver influito sulla morte anche di uno solo delle 29 vittime, visto che almeno tre di queste non sono morte sul colpo.
IL SERVIZIO DEL TG8:
INCHIESTA SU TRAGEDIA RIGOPIANO: TEDESCHINI ” NON CI SONO ANCORA INDAGATI”
il procuratore della Repubblica di Pescara Cristina Tedeschini spiega che “Non ci sono ancora indagati nell’inchiesta della valanga che lo scorso 18 gennaio ha travolto l’hotel Rigopiano. I reati per i quali si procede sono omicidio colposo plurimo e disastro colposo. tiamo esaminando tutta una serie di documenti ed ora, dopo il grande risalto mediatico che ha provocato questa terribile sciagura; per noi e’ la fase della riservatezza nelle indagini”.
PER LEGALE DI MATRONE ESISTE PERICOLO ” PRESCRIZIONE”:
L’avvocato Romolo Reboa, che insieme ai legali Maurizio Sangermano e Gabriele Germano, assiste Giampaolo Matrone, superstite del disastro dell’Hotel Rigopiano, e i familiari di Valentina Cicioni, Marco Tanda e Jessica Tinari, tre delle 29 vittime della tragedia avvenuta il 18 gennaio scorso a Farindola, quando una valanga travolse la struttura alberghiera. “È una situazione pericolosa, perché esiste il rischio concreto che un processo di questa portata e di questa complessità duri molto, con la prescrizione che per questi reati è però in agguato, dopo appena 5 anni più altri 2 anni e mezzo.Sono stato a Pescara per guardare negli occhi i magistrati della Procura e mi sono trovato davanti due persone molto capaci, quali il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini e il pm Andrea Papalia, con i quali ho instaurato un ottimo rapporto e nei quali nutro grande fiducia l’ incontro mi ha lasciato molto soddisfatto e l’intenzione di tutti è che il processo non si disperda in mille rivoli e in mille rinvii. Purtroppo la competenza per questi reati è del tribunale monocratico e con tante parti civili e i vari reati aggiuntivi che potrebbero essere ipotizzati, la situazione diventa davvero pericolosa per questo dovremo essere veloci e capire che anche una parola in più potrebbe essere sbagliata, in quanto esigerà una risposta in più. Sarebbe il caso di coordinarci tra avvocati, io lavoro con tre colleghi e noi siamo pronti ad associarci con gli avvocati che prenderanno parte a questo processo anche per eventuali azioni di altro tipo, come richieste di provvedimenti straordinari nei confronti della Provincia o del Parlamento, per risarcire le famiglie delle povere vittime”.