Hotel Rigopiano: il piano neve della Provincia nel mirino

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Dopo la tragedia dell’hotel Rigopiano a Farindola finisce nel mirino della Procura di Pescara il piano neve della Provincia. Il Presidente Di Marco ” con i mezzi a disposizione non si poteva fare di più”.

Il piano neve della Provincia di Pescara finisce sotto la lente di ingrandimento della Procura della repubblica e degli organi di informazione dopo la tragedia avvenuta all’hotel Rigopiano di Farindola. Il piano neve era pronto dal 6 gennaio secondo quanto aveva comunicato l’Ente. Ma cosa prevedeva? Ci ha risposto il presidente Antonio Di Marco al quale abbiamo chiesto anche se i fondi a disposizione , 90 mila euro più 40 mila per l’acquisto del sale e la rimozione della neve, erano sufficienti a coprire le emergenze. Su quali atti sono stati sequestrati dall’autorità giudiziaria in Provincia il presidente Di Marco fa sapere che è in corso un’inchiesta e non può diffondere notizie. La turbina che doveva intervenire di proprietà di una ditta privata, delle 28 pronte ad intervenire in caso di necessità, non funzionava. Cosa è accaduto? Il presidente Di Marco ha spiegato che una sola turbina pur funzionante non sarebbe riuscita da sola e risolvere i problemi in quella zona. Per quanto riguarda la viabilità chi doveva intervenire? Il presidente della Provincia spiega che la strada è di competenza provinciale e di aver coordinato tutti gli interventi anche con i sindaci della zona. In Abruzzo a distanza di giorni ci sono ancora criticità legate al maltempo,così come in provincia di  Pescara e tutti stanno lavorando alacremente per far si che la situazione torni al più presto alla normalità evidenzia il presidente Di Marco. Quanto accaduto cosa ha insegnato e soprattutto cosa deve insegnare affinchè tragedie e disagi non si ripetano più? Lo spera Di Marco il quale chiede alla Regione e soprattutto al Governo maggiori risorse per le Province ma anche una maggiore consapevolezza dei cittadini nel prepararsi a gestire situazioni di eccezionalità come il maltempo.

LE DICHIARAZIONI DI DI MARCO (VIDEO)

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