Anche i Cobas scuola Abruzzo in piazza per dire no ai quiz Invalsi e alle decisioni del Governo Renzi. Oggi manifestazione a Pescara.
In piazza salotto a Pescara, nonostante la pioggia, questa mattina circa 50 persone, tra insegnanti e studenti , hanno dato vita alla protesta indetta dai Cobas scuola Abruzzo per protestare contro i test Invalsi e la Riforma della scuola del Governo Renzi . Uno sciopero organizzato a livello nazionale insieme a Gilda e Unicobas, anche contro il premio per il “merito”, la chiamata diretta dei dirigenti, l’alternanza scuola lavoro di 200 ore nei Licei e di 400 nei Tecnico-professionali, il trattamento riservato agli Ata e ai neo-assunti nell’“organico funzionale” e l’ accordo sulla Mobilità che colpisce in particolare gli insegnanti di “fase C”.
Il professor Ettore D’Incecco , componente dell’esecutivo nazionale Cobas Scuola e Saverio Gileno, coordinatore del Collettivo studentesco di Pescara durante la protesta hanno detto che “valutare non significa schedare e fare classifiche. In questi giorni anche nella scuole abruzzesi gli studenti stanno lasciando i test Invalsi in bianco , scrivendo soltanto 2 studenti non numeri” sulla prima pagina”. l’invito è anche a leggere un libro oppure ad entrare dopo i test, disertando così la prova. Intanto si apre la stagione dei referendum sociali per chiedere l’abrogazione alcuni punti della legge 107 del 2015 sulla scuola. Sono 4 i quesiti in cui si chiede che vengano cancellati gli ampi poteri concessi ai dirigenti scolastici, il cosiddetto bonus scuola per le private, l’istituzione dei Comitati di valutazione e l’obbligatorietà delle ore di alternanza scuola-lavoro. Sono i punti sostanziali e centrali di una riforma della scuola appiattita su un’ideologia del comando e della subalternità della scuola alle logiche economiche, mentre sacrifica ruolo, funzione e missione della scuola pubblica”.
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