Per l’iscrizione agli asili e alle scuole dell’obbligo bisogna presentare almeno l‘autocertificazione sullo stato vaccinale e di immunizzazione dei bambini.
Per poter iscrivere i propri figli a scuola anche in Abruzzo, con l’entrata in vigore del decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione, la priorità per le famiglie è quella di presentare almeno l‘autocertificazione relativa allo stato vaccinale e di immunizzazione dei bambini.
LE SCADENZE:
Le disposizioni ministeriali prevedono due scadenze: il 10 settembre per i bambini fino a sei anni , iscritti al nido o alla scuola materna, e il 31 ottobre per alunni di età superiore a sei anni. Chi non è in linea con l’obbligo ha tempo sei mesi, fino al 10 marzo, per rientrare nella legge recandosi ai servizi vaccinali. Chi non dovesse riuscire, a causa di disorganizzazione dei servizi , a completare il ciclo di profilassi richiesto, non rischia di restare fuori dalla classe.
IL COMPITO DELLE ASL: le Aziende sanitarie locali stanno inviando alle famiglie le comunicazioni e , a quelle che ancora non sono in pari con le vaccinazioni, invieranno un modello da compilare e firmare nel quale i genitori dichiareranno il proprio impegno a completare il ciclo delle vaccinazioni previste. La mole di lavoro maggiore spetta alle Asl e saranno facilitate quelle che possiedono già un’anagrafe vaccinale centralizzata. L’intento e quello di mettere a regime un meccanismo di comunicazione tra segreterie scolastiche e Asl per evitare di impegnare le famiglie in iter burocratici.
OBBLIGO ED ESONERO : non possono frequentare l’asilo nido o la scuola materna i bambini che non sono vaccinati, anche se i genitori pagano la multa, mentre chi vuole che il proprio figlio sia esonerato deve chiedere un certificato che attesti il pericolo dall’immunizzazione al pediatra. Il semplice pagamento della multa non basterà a iscrivere ai servizi per l’infanzia il bambino, mentre per la scuola dell’obbligo l’iscrizione resta possibile. Per essere esonerati servirà un certificato del pediatra o del medico di base.
“La sanzione estingue l’obbligo della vaccinazione – si legge in una delle circolari del ministero della Salute – ma non permette comunque la frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia, sia pubblici sia privati, non solo per l’anno di accertamento dell’inadempimento, ma anche per quelli successivi, salvo che il genitore non provveda all’adempimento dell’obbligo vaccinale”.
VALE ANCHE SOLO LA PRENOTAZIONE : l’accesso all’istruzione 0-6 anni potrà avvenire anche con la sola prenotazione alla vaccinazione.
In questo caso, coma ha sottolineato la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli “non è responsabilità del genitore: può succedere che ci sia stata la richiesta ma la struttura sanitaria abbia dato appuntamento fra due mesi”. “Chi invece non fatto vaccinazioni e non le ha richieste, non entra nella scuola 0-6, mentre nella scuola dell’obbligo sì”.