Il benservito ad Adelchi Sulpizio: “Di solito paga l’allenatore….” Ad una settimana dal rimpasto di giunta a Pescara un altro ex assessore vuota il sacco.
Adelchi Sulpizio, l’assessore alle patate bollenti del Comune di Pescara, Politiche della casa e bilancio, giusto per citarne due, ha atteso una settimana dal rimpasto di giunta che lo ha estromesso dalla carica, per dire la sua su un provvedimento per molti aspetti inspiegabile. Numeri alla mano, a detta anche di tutti, consiglieri di maggioranza ed opposizione, quest’ultimi presenti in massa oggi in conferenza stampa, ma anche a detta dello stesso sindaco, Sulpizio é stato uno degli assessori che ha ottenuto i risultati più positivi in due anni di lavoro: Un milione di euro stanziati per lavori di manutenzione e ristrutturazione su case Ater e ben 61 abitazioni assegnate tutte a persone regolarmente in graduatoria, non succedeva da anni, in più l’inizio dei lavori per la realizzazione di una palazzina di 12 appartamenti in Viale Pepe di edilizia convenzionata, un’opera attesa da anni e che verrò inaugurata nel giro di un anno. Sul bilancio si é passati da un passivo di quasi 900 mila euro in cassa al 22 luglio 2015, ad un attivo di oltre 10 milioni al 5 ottobre di quest’anno e questo grazie ad una specifica programmazione, all’anticipo della Tari, a nessuna anticipazione di tesoreria e ai fondi vincolati lasciati quasi totalmente intatti. Sui pagamenti a ditte esterne si é passati da un’attesa media di 120 giorni a giugno 2015, a 52 giorni nel secondo trimestre del 2016. Interventi efficaci anche sulla spending review, qualche esempio: si pagava nel 2014 405 mila euro di telefono, si é passati a 331 mila nel 2015 e si prevede per il 2016 una spesa annuale di 218 mila euro. Meno 16% di spese sull’autoparco comunale e sulle spese correnti dal 2014 ad oggi il carico si é dimezzato. Numeri importanti anche alla voce indebitamento con un calo di circa dieci milioni di euro, eppure si é deciso di fare a meno di Sulpizio non per demeriti ma per la salvaguardia di presunti equilibri politici in quella che, lo stesso Sulpizio, definisce mera operazione di facciata:
“Non ho ricevuto nulla in cambio, tornerò a fare l’avvocato, ma non abbandono la politica, mi mancherà il fatto di non poter finire alcuni lavori già avviati, non tagliare il nastro, ad esempio alla palazzina di Via Pepe, ma sono sereno e dico che quando una squadra non va bene di solito si cambia allenatore e non i giocatori, soprattutto se quei giocatori giocano bene.”