Il lavoro che non c’è: mobilitazione anche in Abruzzo

Cgil, Cisl e Uil mobilitati anche in Abruzzo sul problema del lavoro che manca e le aziende che annunciano licenziamenti.

Sviluppo, previdenza, welfare, il lavoro che non c’è. Anche in Abruzzo si leva forte la voce dei sindacati Cgil Cisl e Uil attraverso la mobilitazione nazionale con presidi davanti a tutte sedi delle Prefetture. A Chieti in Corso Marrucino, a Pescara in Piazza Italia, a L’Aquila in Corso Federico II e a Teramo in Largo San Matteo i sindacati hanno chiesto al Governo di aumentare i finanziamenti per le politiche sociali e favorire la crescita, visto che l’Abruzzo fatica e riprendere il cammino dello sviluppo, e di creare nuovi posti di lavoro. La manifestazione odierna, segue in Provincia di Chieti, il corteo di protesta che si è svolto ieri alla Honeywell di Atessa contro il rischio di chiusura dello stabilimento, in cui si producono turbo compressori, e dove i 420 dipendenti sono in sciopero ad oltranza dal 18 settembre scorso. Risolvere i problemi che riguardano occupazione, pensioni e giovani sono state le richieste avanzate durante gli incontri odierni con i prefetti.

 

Gigliola Edmondo: