Il ministro dell’Interno Angelino Alfano a Pescara per partecipare ad un convegno sul referendum costituzionale e per la commemorazione dei caduti di Nassiriya. In mattinata la visita presso la Cittadella dell’Accoglienza della Caritas.
“Si tratta della più grande gestione di profughi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Come ministro degli Interni e come uomo delle Istituzioni mi sono trovato nella condizione di dover scegliere, di fronte a un bivio. Faccio la cosa giusta, ma sconveniente o quella conveniente, ma sbagliata e far morire questi ragazzi in mare? Abbiamo voluto e preferito la prima strada scegliendo, crediamo, la cosa giusta, anche se non conveniente. C’è in ballo la vita umana”. Così il ministro degli Interni, Angelino Alfano, oggi presso la ‘Cittadella dell’Accoglienza’ gestita dalla Caritas a Pescara. “Completato il compito di salvare vite umane c’è da gestire l’accoglienza – ha proseguito – Se tutti gli ottomila Comuni collaborassero al meglio, si potrebbero avere due immigrati per una comunità di mille abitanti. In una di 10mila abitanti ci sarebbero venti immigrati. Occorrerebbe una distribuzione più equa. Noi lavoriamo perché tutti gli 8mila Comuni collaborino. Questa visita a Pescara dimostra che ognuno può prestare il suo aiuto, come può, con braccia, mani, gambe. Il cuore dell’uomo ha un infinito desiderio di buono e questa è stata la carta vincente del Cristianesimo nei secoli. Bisogna saper coltivare e alimentare il bene. Mi auguro che questo bene possa diventare contagioso”. Il ministro ha poi visitato la sede del Banco Alimentare Abruzzo-Molise. “Questo è un pezzo dell’Italia dove mi piace specchiarmi. Questa è l’Italia che mi piace di più. C’è bisogno di veri testimoni e questa testimonianza di oggi vale molto. Mi auguro che queste testimonianze possano diventare virali. Come esiste una viralità di momenti negativi, esiste fortunatamente anche una viralità positiva che è quella che stiamo vedendo in questa struttura della Caritas”. Qui il ministro ha ascoltato la testimonianza di due giovani africani salvati e poi arrivati in Italia. Nella struttura, in via Alento, il ministro è stato ricevuto dal sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, dal prefetto di Pescara, Francesco Provolo, dall’arcivescovo, Tommaso Valentinetti e dal direttore della Caritas Diocesana, don Marco Pagniello. Il ministro ha visitato le cucine, le sale, le camere e la cappella che è anche Porta Santa – che tra l’altro verrà chiusa oggi. All’interno della chiesetta il ministro ha incontrato due immigrati africani, salvati in mare e oggi ospitati a Pescara. La struttura, che si regge sul lavoro di decine di volontari, può ospitare fino a 80 persone.
Le dichiarazioni del Ministro Alfano a Pescara
In merito alle elezioni di Trump a Presidente degli Stati Uniti: “Non condivido tutto questo rilancio della paura perché ha vinto Trump. Non condivido tutta questa aggressione preventiva a coloro i quali hanno scelto Trump, perché significa aggredire la maggioranza del popolo americano”.
E ancora: “Questo governo ha realizzato tante di quelle cose per cui non si può dire che l’eventuale no debba produrre le dimissioni. Il referendum è una parte significativa e importante, ma non è il tutto dell’azione di Governo”. Lo ha detto a Pescara il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a margine di un incontro per il Sì, aggiungendo che “le cose fatte sono troppe per essere assorbite dal solo eventuale no al referendum“.
A margine della cerimonia di commemorazione dei Caduti di Nassiriya, presso il monumento a loro dedicato nella piazza antistante il Tribunale, Alfano ha dichiarato: “Sono ragazzi italiani, per noi sono eroi per sempre ed oggi e’ il giorno giusto per ricordarli. Sono martiri della libertà, hanno combattuto in un paese che non era il loro, che non aveva per loro il senso della patria, ma sono morti per una libertà che è di tutto il mondo. Li ricordiamo con la stessa commozione e la stessa forza di allora”.