Il succhiotto imposto è violenza sessuale. la Cassazione ha condannato un teramano a sei anni e 2 mesi di reclusione.
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sei anni e due mesi di reclusione per un succhiotto Giuseppe I., un abruzzese del teramano, sposato, accusato di aver imposto rapporti sessuali con violenza alla donna con la quale aveva avuto una relazione extraconiugale e che lo aveva lasciato. La suprema Corte , nella sentenza 47265 depositata ieri, spiega che “Indubbiamente il “succhiotto” ha natura sessuale perchè non è “un mero toccamento fuggevole delle labbra con una parte del corpo,esige una attività prolungata sul corpo stesso che, proprio per la sua durata ed intensità, esprime esattamente quella carica erotica che il concedersi con piacere alla bocca altrui comporta. Chi lo lascia impresso contro la volontà altrui commette violenza sessuale e rischia la condanna, più o meno elevata in base alle gravità della situazione”.