Immobili storici a Pescara: Il Comune non decide. Su circa 200 edifici d’importanza storica ed architettonica l’Amministrazione Comunale non prende provvedimenti con il rischio che possano essere deturpati o demoliti.
Il grido d’allarme é dello storico pescarese Licio Di Biase che attende da più di un anno che il Comune adotti misure in grado di garantire una tutela concreta per il patrimonio storico ed architettonico della città:
“Abbiamo dovuto assistere inerti – spiega Di Biase – all’abbattimento della Centrale del Latte, della Filanda Giammaria e all’abbattimento parziale della stazione di Portanuova. Non vorremmo incappare in una sorta di totale deregulation dove basta una semplice richiesta di ristrutturazione per cancellare testimonianze fondamentali delle radici di Pescara. E’ passato un anno dall’annullamento del Tar alla variante del Piano Regolatore Generale ed il Comune non ha ancora adottato nessun provvedimento.”
Gli fa eco il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli:
“Ha ragione Di Biase a lamentarsi, credo che a breve convocherò un Consiglio Comunale per sollecitare i consiglieri a lavorare concretamente su questo fronte. Qualche idea già c’é, ad esempio, e riguarda una selezione di tutti quegli immobili realmente storici che potrebbero essere classificati, come é già stato fatto a Rimini, in una sorta di zonizzazione andando a porre tutele più che al singolo edificio, all’area interessata.”
Licio Di Biase precisa ed aggiunge:
height=315“Quella della zonizzazione é un’idea già nota e va assolutamente presa in considerazione, ma intanto per dare un segnale basterebbe riattivare il Comitato che si stava occupando del patrimonio storico di Pescara formato, tra l’altro, da illustri personaggi, le cui attività sono inspiegabilmente sospese.”