Botta e risposta tra il M5S stelle e il sindaco di Pescara Carlo Masci sulla realizzazione dell’impianto a biogas nel comune di Città Sant’Angelo. I pentastellati dicono che a pagare il mutuo saranno i pescaresi e chiedono le dimissioni dell’assessore Isabella Del Trecco. Il primo cittadino replica che l’opera avrà solo ricadute positive ed è contrastata da chi dice no a tutto.
Il Movimento 5 Stelle all’indomani del via libera dato dal consiglio comunale di Pescara alla ratifica della variazione di bilancio che consentirà al Comune di accedere al finanziamento della Banca europea di investimenti per realizzare un impianto per la produzione di biogas dai rifiuti organici nel comune di Città Sant’Angelo e del rinvio al mittente del progetto da parte dell’assemblea dei soci di Ambiente Spa chiede le dimissioni dell’assessore comunale alle politiche ambientali e gestione dei rifiuti Isabella Del Trecco.
Il capogruppo pentastellato Erika Alessandrini insieme ai consiglieri Paolo Sola e Massimo Di Renzo spiegano che <L’abbattimento dei costi è stato raccontato in maniera fuorviante, perché le tariffe sono bloccate e saranno i cittadini di Pescara a dover restituire con gli interessi il finanziamento. Oggi siamo qui, una volta tanto, a prenderci qualche merito per il pericolo scampato per le tasche dei cittadini di Pescara riguardo all’impianto di biogas che Ambiente Spa intende realizzare nel comune di Città Sant’Angelo. Questo perché ieri l’assemblea dei soci, raccogliendo le perplessità e le denunce che avevamo sollevato su questo progetto, ha rispedito al mittente la proposta di Ambiente stessa, raccogliendo dunque le segnalazione che noi ci eravamo premurati di inviare a tutti i sindaci con una lettera aperta. Dunque per il momento questo progetto non si farà a queste condizioni e anche i sindaci sono andati in quella sede facendo capire che era un progetto che, con 30 milioni di euro, ci avrebbe legato mani e piedi a un accordo che faceva solo gli interessi del privato>.
L’impianto gestirà 50 mila tonnellate l’anno di rifiuti e produrrà 4 milioni di metri cubi l’anno di biometano. Come indicato dal Documento Unico di Programmazione, le società partecipate Ambiente e Pescara Energia sono incaricate dell’esecuzione del programma che include anche la riqualificazione energetica di alcuni edifici. Il finanziamento prevede la messa a disposizione di una linea di credito a cui l’ente potrà attingere fino a 4 anni dalla data di stipula del contratto di prestito. I fondi andranno restituiti in 22 anni più quattro anni di pre ammortamento. La delibera però ha innescato le polemiche delle opposizioni.
Il sindaco Carlo Masci (nella foto) replica che «Questo impianto permetterà di risparmiare il 30 per cento del costo attuale dello smaltimento dei rifiuti. Sarà un impianto sostenibile che non ha nessun problema di inquinamento. La politica del no provoca solo danni irreparabili. Noi siamo per la politica del sì».