Imprese Abruzzo, Cna: “Primo semestre male solo per piccole e artigiani”

Da uno Studio della Cna emerge che le imprese abruzzesi, nei primi sei mesi del 2022, godono di buona salute ad eccezione delle piccole aziende e degli artigiani. Segnali negativi per il settore delle manifatture, e l’Abruzzo è in fondo alla classifica delle regioni

Cna Abruzzo, attraverso lo studio realizzato da Aldo Ronci su dati elaborati da movimprese.it,  delinea una doppia diagnosi sullo stato di salute del mondo delle imprese primi sei mesi del 2022.  La situazione di insieme del mondo imprenditoriale è positiva mentre è negativa quella della micro impresa e dell’artigianato, se si eccettua il comparto delle costruzioni, probabilmente spinto dagli incentivi legati al “Superbonus 110%”.

Il professore Aldo Ronci spiega che : «Nel primo semestre 2022  le iscrizioni totali delle imprese sono state 4.025, con 3.763 cessazioni, con un incremento pertanto di 262 unità. Ma non va così nell’artigianato, dove le iscrizioni sono state 951 e le cessazioni 986, con una perdita di 35 unità. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, va anche detto che il risultato è il meno negativo degli ultimi cinque anni.

L’incremento delle imprese in totale è stato dello 0,18%, pari a un terzo di quello nazionale dello 0,52%, valore che posiziona l’Abruzzo al terzultimo posto della graduatoria nazionale. E quanto all’artigianato, la flessione dello 0,12% è perfino in controtendenza con l’incremento nazionale dello 0,49%, con l’Abruzzo al quart’ultimo posto assoluto.
Sul piano territoriale, l’artigianato registra un saldo negativo in tre province: peggior dato a Teramo (-20), Chieti e Pescara decrescono entrambe di 13 unità, con l’Aquila unica provincia a registrare un incremento (+11).

E quanto ai settori, in Abruzzo le imprese artigiane hanno subito le variazioni negative più consistenti, nello stesso arco di sei mesi, in quattro settori: manifatturiero (-74), con picchi particolarmente significativi nell’alimentare (-21), prodotti in metallo (-16) e le industrie del legno (-9), oltre a trasporti (-27), ristorazione (-20), riparazioni di auto e prodotti per la casa (-15). Mentre al contrario crescono le costruzioni (+70, ben 36 delle quali nell’Aquilano), le attività di pulizia e giardinaggio (+23) e i servizi per la persona (+15)».