In piazza per il diritto alla salute in Abruzzo

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Sindacati in piazza a Pescara contro i tagli alle politiche socio-sanitarie in Abruzzo. Appello al Governo e alla Regione .

Sindacati ed associazioni, questa mattina, sono scesi in piazza Alessandrini a Pescara, davanti alla sede dell’Assessorato alla sanità della Regione Abruzzo, per manifestare contro i tagli alle politiche socio-sanitarie. Cgil, Cisl, Uil ,Fnp, Spi, Uilp,  Fp Cgil, Fp Cisl, Fp Uil Abruzzo hanno ricordato che in Abruzzo oltre 15.000 famiglie vivono al di sotto della soglia di povertà. Tante le storie e i disagi raccontati ,durante la manifestazione, dal presidente dell’Associazione Carrozzine determinate Claudio Ferrante. Problemi che pesano come macigni sulle famiglie in cui vivono persone diversamente abili e anziani non autosufficienti.

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I Sindacati hanno chiesto un tavolo di confronto all’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco ed hanno spiegato che “Nonostante le carenze del sistema sanitario e sociale in Abruzzo, Governo e Regioni hanno deciso di tagliare ulteriori risorse al Fondo Santario Nazionale ed al Fondo per le Politiche Sociali e della Non Autosufficienza. Aumentano coloro che rinunciano alle cure sanitarie, le politiche sociali sono carenti, importanti leggi regionali sul welfare non sono finanziate o lo stanziamento previsto è assolutamente carente (invecchiamento attivo, disabilità, barriere architettoniche, cure a domicilio, …). Nonostante ciò nella Regione Abruzzo i tagli sulle politiche sociali ammontano a 50 milioni di euro, si taglia il fondo sulla non autosufficienza, quello sui libri di testo, sull’edilizia scolastica, sul trasporto e la cura dei disabili.Sulla sanità i tagli riguardano le assunzioni di personale nelle ASL, sono bloccati gli investimenti sulla sanità territoriale, sui centri per la salute mentale, si fa poco per la cura delle malattie cronico degenerative. Cgil, Cisl, Uil vogliono una sanità territoriale più efficiente, e chiedono di sbloccare le assunzioni di personale nelle ASL, di eliminare il superticket sulle ricette, di tagliare gli sprechi e investire sui servizi sanitari e sociali”.