Si sono svolti oggi alle 15.00 presso la chiesa di S.Maria della Tomba a Sulmona i funerali del generale Guido Conti. Aperto fascicolo per istigazione al suicidio.
Il feretro é stato portato in corteo da Palazzo di Giustizia dove era stata allestita la camera ardente. Gremita la chiesa di S.Maria della Tomba a Sulmona dove ad attenderlo c’erano numerose autorità, ma soprattutto tanti cittadini. Ad officiale il rito funebre Mons. Maurizio Nannarone che ha così ricordato il generale dei carabinieri, ex Corpo Forestale dello Stato:
“Siamo in tanti perché eri un esempio di rettitudine e amore per la natura: qui c’è tutta Sulmona che vuole manifestarti affetto e riconoscenza”.
E’ un passaggio dell’omelia di don Maurizio Nannarone, che nella chiesa di Santa Maria della Tomba a Sulmona, ha celebrato i funerali di Guido Conti, l’ex generale dei carabinieri forestali che si è tolto la vita venerdì scorso nelle campagne di Pacentro (L’Aquila). Tra i banchi della chiesa i vertici dei carabinieri con in testa il comandante della Ogaden, Giovanni Nistri, l’ex procuratore capo dell’Aquila, Fausto Cardella, il capo della Procura di Sulmona, Giuseppe Bellelli, il suo collega di Vasto, Giampiero Di Florio, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il presidente del Tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto, l’ex presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, l’attuale questore di Pescara, Francesco Misiti, e il suo predecessore, Paolo Passamonti. Alle esequie anche l’ex comandante provinciale dei Cc di Pescara, Paolo Piccinelli, che con Conti ha condiviso un periodo in Umbria.
“Siamo tutti qui perché nel tuo excursus di funzionario dello Stato hai messo la passione per la natura e la legalità, perché in te era presente la consapevolezza del perché si fa la scelta di servire lo Stato: sei stato un vero custode del bene comune”.
È quanto ha detto il generale Giovanni Nistri, comandante della legione interregionale Ogaden durante il funerale a Sulmona (L’Aquila) dell’ex generale dei Carabinieri forestali, Guido Conti, tragicamente scomparso venerdì scorso.
“Tu sei l’esempio più alto dell’art.54 della Costituzione italiana, laddove viene chiesto ai cittadini cui sono affidate le funzioni pubbliche di svolgerle con disciplina e onore – ha proseguito Nistri – e tu le hai svolte, caro Guido, nel senso della lettera. Sei stato un integerrimo ufficiale”, ha concluso Nistri.
“Un uomo di grande valore umano, che lascia un’impronta indelebile. La comunità abruzzese perde una figura di spessore e una guida di grande competenza e professionalità. Abbiamo potuto apprezzare, negli anni, il suo grande dinamismo e la sua puntuale disponibilità che lo hanno reso un importante riferimento a livello regionale e nazionale”.
Il vice presidente Giovanni Lolli ricorda così il generale Guido Conti prematuramente scomparso in questi giorni.
“Con il suo impegno e la sua sentita partecipazione – ha aggiunto Lolli – Conti ha dato lustro alle istituzioni mostrando un forte senso dello Stato. Di fronte alla notizia della sua scomparsa desidero esprimere le più sentite condoglianze e la piena vicinanza alla sua famiglia da parte dell’intero governo regionale nel ricordo di un uomo che, con passione, ha dedicato la sua vita alla crescita e al miglioramento del nostro amato Abruzzo. La nostra regione perde così uno dei suoi uomini di riferimento, sempre in prima linea, al fianco delle popolazioni in situazioni di difficoltà e nel prestare aiuto e soccorso in casi di calamità. Abbiamo condiviso insieme molti momenti. Il contributo prezioso che ha saputo offrire resterà impresso in tutti noi con sincera gratitudine. In questo doloroso momento lo salutiamo con infinita tristezza e tanta riconoscenza”. L’assessore alle politiche agricole, Dino Pepe, ha espresso “vicinanza alla famiglia e ai Carabinieri Forestali: in queste occasioni si avverte il dovere della partecipazione silenziosa e del massimo rispetto del dolore dei familiari. Con la delega Politiche agricole ho avuto modo di stare a contatto con uomini validissimi del Corpo Forestale dello Stato, ora Carabinieri Forestali, che hanno contribuito, con dedizione e senso di appartenenza, a rendere meno gravosi gli effetti distruttivi degli eventi calamitosi che si sono verificati in questi ultimi anni. Partecipo a questo momento di dolore facendo mio il ‘senso delle Istituzioni’ dei Forestali e il ‘tormento’ di vivere ogni giorno come una missione fatta di tutela, conservazione e prevenzione. Una rete irrinunciabile di competenze, conoscenze e capacità, resa ancora più fitta con il rinnovo della Convenzione tra la Regione Abruzzo e i Carabinieri Forestali a dimostrazione della fattiva volontà di lavorare insieme per obiettivi comuni”.
Tre giorni dopo il ritrovamento del corpo senza vita dell’ex generale dei Carabinieri Forestali, Guido Conti, nelle campagne di Pacentro (L’Aquila), la Procura di Sulmona, titolare dell’inchiesta Anna Scarsella, secondo quanto si è potuto apprendere, intende acquisire tutti i documenti informatici e telefonici, dalle web chat alle email ai messaggi e telefonate. L’apertura del fascicolo da parte della procura di Sulmona risponde anche ad esigenze tecniche di indagine per procedere agli accertamenti. Questo mentre nella chiesa di Santa Maria della Tomba, a Sulmona, si svolgevano i funerali di Conti, il cui nome era legato, tra le altre inchieste, a quella sulla mega discarica di Bussi sul Tirino (Pescara). “Siamo in tanti perché eri un esempio di rettitudine e amore per la natura: qui c’è tutta Sulmona che vuole manifestarti affetto e riconoscenza”, ha detto nell’omelia don Maurizio Nannarone. Tra i banchi della chiesa i vertici dei carabinieri con in testa il comandante interregionale della Ogaden, generale Giovanni Nistri, l’ex procuratore capo dell’Aquila, Fausto Cardella, il capo della Procura di Sulmona, Giuseppe Bellelli, il suo collega di Vasto, Giampiero Di Florio, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, la senatrice Paola Pelino, il presidente del Tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto, l’ex presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, l’attuale questore di Pescara, Francesco Misiti, e il suo predecessore, Paolo Passamonti. Alle esequie anche l’ex comandante provinciale dei Cc di Pescara, Paolo Piccinelli, che con Conti ha condiviso un periodo in Umbria, e l’ex capo della Mobile di Pescara, Nicola Zupo. “Siamo tutti qui perché nel tuo excursus di funzionario dello Stato hai messo la passione per la natura e la legalità, perché in te era presente la consapevolezza del perché si fa la scelta di servire lo Stato: sei stato un vero custode del bene comune”, le parole del generale Nistri. “Sei stato un integerrimo ufficiale”, ha concluso. Un tratto fondante del suo carattere che Guido Conti ha riversato anche nelle vicende legate alla tragedia di Rigopiano, per lui “un cruccio”, scriveva in una delle due lettere indirizzate ai familiari. Quella tragedia e quei 29 morti alla fine del suo percorso professionale (il passaggio dai forestali ai Carabinieri come comandante a Perugia, poi la pensione e, infine, un incarico di alto profilo alla compagnia petrolifera Total) per lui erano diventati quasi un’ossessione. Sua la firma sotto due paginette di un documento dove aveva segnato le prescrizioni per la realizzazione della piscina dell’hotel, tutte al massimo rigore. Piscina rimasta in piedi e senza vittime. “Guido Conti non mi ha mai parlato delle problematiche di Rigopiano. Non l’ho mai visto depresso, piuttosto pieno di entusiasmo per il nuovo lavoro che stava iniziando”, dice di lui il procuratore della Repubblica di Perugia Luigi De Ficchy.