Con tre anni di media per dare risposta agli utenti, la giustizia tributaria è la più veloce ed efficiente delle giurisdizioni d’Italia. E’ quanto emerso questa mattina nel corso dell’inaugurazione dell’Anno tributario della Regione Abruzzo, ospitato dal Tar dell’Aquila.
Una giustizia che funziona nonostante la carenza di personale, e nonostante la materia tributaria sia una delle più complesse da monitorare. Relativamente sia ai ricorsi di primo grado che agli appelli, dal 1° luglio del 2014 al 30 giugno del 2015 alla giustizia tributaria abruzzese sono pervenute 4.406 controversie, mentre quelle definite sono 4.747 e le pendenti 5.244.
Dati che, rispetto alla situazione dell’anno precedente, forniscono secondo i giudici tributari la certezza che l’obiettivo dell’abbattimento dell’arretratro può ritenersi conseguito. Un anno positivo quello del 2015 in materia tributaria, secondo il presidente della Commissione tributaria, Giansaverio Cappa. Che condanna in particolare “il ricorso al condono fiscale e la crescente evasione fiscale”, ma elogia il lavoro svolto dalle quattro commissioni tributarie provinciali, gli organi ai quali si rivolge il contribuente per ogni contenzioso in materia fiscale.
“Dalle statistiche emerge – sottolinea il presidente Cappa – che sia in primo che in secondo grado è diminuita la pendenza rispetto all’anno precedente”, anche se il governo dovrebbe dare maggiori garanzie sotto il profilo dell’adeguamento del personale che si occupa di giustizia tributaria.
Nel corso della mattinata ha preso la parola, tra gli altri, anche Mario D’Angelo, presidente dell’associazione magistrati tributari della sezione regionale Abruzzo che ha rivendicato “dignità e indipendenza” per gli iscritti.