Vigili del fuoco ancora al lavoro per verificare la situazione degli incendi a L’Aquila dove la pioggia caduta ieri, sui monti di Pettino e Cansatessa, ha contribuito a far scendere la temperatura e a spegnere i roghi che, però, questa mattina, sono ancora attivi nel sottobosco. Divieto di accesso del Comune alle persone non autorizzate.
Le squadre sono impegnate nello spegnimento delle fiamme del sottobosco e i vigili del fuoco riescono ad arrivare più vicino perchè la colonnina di mercurio si è abbassata e, da lontano, non si vedono più fumi ma le operazioni continuano. Alcuni elicotteri, questa mattina, 5 agosto, stanno sorvolando una vasta zona per effettuare una ricognizione sullo stato dei luoghi interessati dagli incendi che da sei giorni tengono con il fiato sospeso la popolazione.
Sono previste altre piogge e precipitazioni per la giornata odierna e questo potrebbe essere di grande aiuto per il lavoro degli uomini che è ancora fondamentale. Il Comune ha chiesto lo stato di emergenza in vista del pericolo frane e smottamenti che interesserà le aree in cui i roghi hanno completamente distrutto la vegetazione.
Dal Comune è arrivato il divieto per le persone non autorizzate ad accedere nei luoghi del territorio comunale dell’Aquila interessati dagli incendi divampati a partire dal 30 luglio scorso.
In mattinata una nota della Regione informava che erano “cominciate molto presto nella giornata di oggi le operazioni di spegnimento degli incendi che in questi giorni hanno interessato i boschi di monte Omo e monte Pettino. La pioggia di ieri sera ha dato un enorme contributo, questa mattina, per spegnere gli ultimi bracieri, sono stati impiegati 1 Canadair, 1 Erickson e l’elicottero della protezione civile regionale. 100 vigili del fuoco, 49 uomini del 9°Reggimento Alpini e 58 volontari della protezione civile sono impegnati nelle attività di bonifica. La statale 80 risulta ancora chiusa al traffico. Per questioni di sicurezza”.
In una nota si legge che “I Vigili del Fuoco, l’Esercito e la Protezione civile stanno intervenendo da terra per lo spegnimento dei focolai ancora attivi. Pertanto, l’emergenza è ancora in corso e l’avvicinarsi alle zone percorse dalle fiamme rappresenta tuttora un pericolo per l’incolumità personale e potrebbe compromettere le menzionate operazioni di spegnimento.
Resta dunque in vigore l’ordinanza n. 152 dell’1.8.2020, recante “Misure di somma urgenza per attenuare il pericolo derivante dagli incendi boschivi in atto ad Arischia e sui rilievi di Pettino e Cansatessa” – pubblicata all’albo pretorio on line del Comune dell’Aquila – che proibisce, con sanzioni interventi non autorizzati dalla Pubblica Autorità, nonché l’introduzione e la permanenza nelle aree interessate dagli incendi“.
Un temporale misto a grandine che, ieri sera, aveva interessato il capoluogo di regione e i monti di Pettino e Cansatessa sembra aver fermato i roghi. Potrebbe essere la svolta per lo spegnimento dei focolai ancora attivi dopo sei giorni di lotta contro le fiamme per gli incendi dolosi che hanno interessato il capoluogo abruzzese.
Il sindaco Pierluigi Biondi ha detto alla stampa: “Questa mattina la situazione degli incendi dell’Aquila è sotto controllo e le forti piogge di ieri hanno aiutato a domare le fiamme . Al momento sono in azione 100 Vigili del fuoco e 50 alpini del 9° reggimento dell’Aquila per le operazioni di spegnimento e bonifica a terra, oltre a 58 unità di protezione civile. Operativi anche funzionari e tecnici del Comune per fornire tutto il supporto necessario mentre un elicottero effettua lanci puntuali d’acqua sugli ultimi fumaioli”.
Il dirigente della Protezione Civile Regionale Silvio Liberatore, ieri sera aveva detto:”L’Aquila è allagata, se continua a piovere per almeno un’ora l’acqua arriverà nel sottobosco e gli incendi saranno domati. Non si vedono più sbuffi di fumo, ma la precipitazione, pioggia e grandine, deve avere tempo di penetrare nella vegetazione, dove covano i focolai. La Protezione Civile non si ferma e monitorerà comunque il fronte dell’incendio per tutta la notte”.
Al lavoro ci sono circa 100 vigili del fuoco supportati da 50 uomini del 9° Reggimento Alpini, da circa 25 gruppi di volontari di protezione civile e una trentina tra geometri, funzionari e operai del Comune dell’Aquila.
Mauro Malizia, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco dell’Aquila, ha spiegato che “Per intervenire nelle emergenze occorre essere formati. Se una persona è nella sua proprietà privata e lavora con i suoi attrezzi per contrastare il fuoco, nulla da dire. Per intervenire in scenari di emergenza, come gli incendi, insieme ai Corpi di soccorso e agli enti, le persone devono aver ricevuto una formazione adeguata, come quella garantita dai gruppi di volontariato di protezione civile che collaborano con le istituzioni locali. In caso contrario diventano pericolosi per se stessi e inefficaci al fine dell’operazione di spegnimento”.