La Provincia di Pescara è riuscita ad ottenere 1 milione di euro per i Comuni che la scorsa estate hanno subito danni a causa di incendi boschivi.
Si tratta di circa 1 milione di euro di risarcimento per i danni subìti all’interno dei Comuni di Abbateggio, Castiglione a Casauria, Corvara, Pescosansonesco, Popoli, Rosciano, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Scafa come annuncia il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco. Il presidente dell’Amministrazione provinciale ricorda come grazie a numerose lettere e sollecitazioni indirizzate alla regione Abruzzo – Dipartimento Opere Pubbliche e Governo del territorio- e successivamente inviate al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, corredate dalle risposte di chiarificazione del Dipartimento stesso e dal Servizio Prevenzione dei Rischi della Protezione Civile, nonché dello stesso D’Alfonso, siano serviti ad arrivare ad una soluzione non scontata.
Il presidente Di Marco spiega che “sono anche la prova che la caparbietà e l’insistenza pagano. Grazie infatti alle numerose richieste scritte e all’intervento “romano” del Presidente D’Alfonso, solo qualche giorno fa è arrivata la risposta sperata: il Dipartimento della Protezione Civile nazionale ha riassegnato alla regione Abruzzo le somme per il ristoro dei danni conseguenti agli incendi boschivi del 2007. Appena le risorse finanziarie verranno riaccreditate nelle casse delle regione, verranno perfezionate le attività istruttorie in favore dei beneficiari. Saranno i Comuni interessati, poi, a comunicare ai cittadini l’avvenuto finanziamento.
Nel 2007 una serie di incendi boschivi e fenomeni di combustione determinarono – in una stagione particolarmente calda – drammatiche conseguenze per i Comuni e cittadini, con danni di tale proporzioni che la Presidenza del Consiglio dei Ministri dichiarò lo stato di emergenza. Nell’ottobre 2007 venne pubblicata l’Ordinanza che regolamentava le iniziative necessarie per i primi interventi diretti a fronteggiare i danni subiti da soggetti pubblici e privati, individuando, nel Capo Dipartimento della Protezione Civile, il Commissario delegato al coordinamento delle attività per il risarcimento. Da quel momento iniziò l’iter individuato per la quantificazione dei danni da parte dei Comuni e per l’assegnazione dei contributi economici in favore dei soggetti, pubblici e privati, danneggiati da quegli eventi calamitosi, fissando i criteri per l’assegnazione dei contributi stessi.
La Regione Abruzzo nel 2008 avviò l’istruttoria, proseguita fino ai primi mesi del 2009, consentendo l’erogazione dei primi contributi ma interrottasi bruscamente con il terremoto del 2009. La struttura competente della Protezione Civile, considerati i ritardi con cui, dal 2009 in poi, continuavano ad arrivare le pratiche, e vista l’impossibilità di continuare a utilizzare le contabilità speciale intestata al Commissario delegato in quanto lo stato di emergenza risultava ormai cessato, si vide costretta a sospendere l’attività di valutazione delle pratiche avanzate dai Comuni alla regione, in attesa che venisse proposta una soluzione per tutte quelle richieste (la maggior parte) in cui si era scivolati fuori tempo massimo.
A distanza di oltre 10 anni finalmente, a noi Sindaci è stato riattribuito ciò che ci spettava. Una boccata d’ossigeno attesa, anzi incendio indispensabile per poter riprendere attività e riappropriarsi di beni che eventi drammatici come gli incendi avevano distrutto”.