Il momento per l’Asm e’ durissimo. Al Tg8 Primo Cipriani, segretario Uil Trasporti e lavoratore dell’azienda. Le sue lacrime la dicono lunga sulle preoccupazioni e sullo stato d’animo dei dipendenti. Intanto vanno avanti le indagini e il trasloco degli uffici in una palazzina vicina
Primo Cipriani e’ il segretario regionale della UIL Trasporti ma è anche e sopratutto uno storico lavoratore dell’Asm. Nelle sue lacrime c’è tutto il dolore per il vile attacco all’azienda ma anche la preoccupazione per i tanti danni e per il futuro dell’Asm.
Tutti i sindacati nei giorni scorsi hanno manifestato solidarietà alla municipalizzata.
Il momento è durissimo. Va avanti l’indagine della squadra mobile con il pm Marco Maria Cellini e continuano pure i sopralluoghi per scovare eventuali altri inneschi. Già ne sono stati trovati tre in diversi punti. Le piste seguite sulle quali si mantiene il massimo riserbo sarebbero diverse. La cosa strana è che il rogo è partito a poche ore dal si della regione al piano di maxi espansione dell’azienda per il potenziamento delle due linee di trattamento dei rifiuti differenziati, fatto che avrebbe portato l’azienda ad una grande crescita. Ma l’altra cosa strana è che non lo sapeva quasi nessuno, la Regione ancora non aveva pubblicato nulla e anche il fatto che il capannone distrutto sia stato proprio quello legato al progetto. Il danno è di circa 10 milioni di euro.
Domani arriveranno i risultati dell’Arta dopo i campionamenti e si capirà se ci sono o meno rischi per le persone che abitano vicino e per l’ambiente. L’Asm intanto per sicurezza sta traslocando i propri uffici amministrativi dalla palazzina davanti al capannone, comunque salva, per sicurezza in un edificio vicino che ospitò la facoltà di scienze umane ai tempi del sisma
I vigili del fuoco entro domani consegneranno i risultati degli accertamenti alla Procura della repubblica dell’Aquila che sta coordinando le indagini, affidate alla Squadra mobile.
Il rogo ha devastato il capannone della società municipalizzata dei rifiuti del capoluogo regionale nella frazione di Bazzano. Gli inquirenti battono ogni pista anche se sembra prendere sempre più piede l’ipotesi dolosa. Infatti sarebbero stati trovati tre inneschi. Risposte potrebbero arrivare dalle telecamere per la videosorveglianza che si trovano nella zona.
Solo successivamente si formuleranno le ipotesi di reato che saranno a carico di ignoti anche se pare che siano state sentite persone informate sui fatti per verificare se i vertici aziendali hanno ricevuto minacce.
Sembra rientrato allarme sulla qualità dell’aria che era scattato per i cittadini della zona est dell’Aquila. Il sindaco Pierluigi Biondi aveva firmato un’ordinanza invitando a tenere le chiuse le finestre, a disattivare gli impianti di condizionamento dell’aria ed evitare di consumare ortaggi e frutta raccolti nelle vicinanze e a non avvicinarsi all’area interessata dall’incendio se non per motivi strettamente necessari. Le analisi dell’Arta, l’agenzia regionale per la tutela ambientale, arriveranno venerdì.