I Carabinieri Forestali di Pescara hanno denunciato un sessantacinquenne ritenuto responsabile dell’incendio, appiccato il 29 ottobre del 2019, che ha distrutto un bosco a Bussi sul Tirino.
Si tratta di R. M., sessantacinquenne di Bussi sul Tirino, il quale, in base alle indagini dei militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale – Nipaaf del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, è il presunto responsabile dell’incendio boschivo che, il 29 ottobre scorso, ha distrutto circa due ettari di terreni incolti e mezzo ettaro di bosco misto di latifoglie, a prevalenza di Roverella in località “San Paolo” in territorio di Bussi e al confine del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Pescara dopo che i Carabinieri Forestali, grazie alle immagini di alcune telecamere, che si trovano nella zona in cui è stato appiccato il rogo e all’utilizzo dei rilievi tecnici eseguiti anche con il metodo delle Evidenze Fisiche – Mef, hanno scoperto che il sessantacinquenne ha dato fuoco ad alcuni residui vegetali accumulati su un terreno adiacente alla tartufaia di sua proprietà, vicino ad un bosco ed in prossimità di alcune abitazione. Le fiamme, a causa del forte vento e di sterpaglie secche sul terreno, sono state poi spente grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco.
Il comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, il colonnello Giancarlo D’Amato, spiega che “L’indagato ora rischia da uno a cinque anni di reclusione, con l’aggravante di aver messo in pericolo due insediamenti produttivi: la propria tartufaia ed una stazione apiaria privata, oltre ad una civile abitazione”.