Incendio a Rancitelli, chiesto l’encomio per gli agenti

Il gruppo Pescara in Testa chiede un encomio per gli agenti che hanno prestato soccorso durante l’incendio alla palazzina Ater, in zona Rancitelli.

 I Consiglieri comunale del gruppo Pescara in Testa Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore chiedono al sindaco Marco Alessandrini un encomio per gli agenti intervenuti durante l’incendio divampato al civico 23 di una palazzina dell’Ater di via lago di Capestrano, in zona Rancitelli a Pescara.

In una lettera inviata al primo cittadino i consiglieri Testa, Cremonese e Pastore affermano” Abbiamo  appreso dagli Organi di Stampa che nei giorni scorsi, grazie al provvidenziale intervento degli agenti Ispettore Superiore S.U.P.S. Mauro Antonio, Vice Sovrintendente Cavalera Daniele, Assistenti Capo Caprarese William, Falò Luca, Brandolini Roberto e La Sorsa Raffaele, si è conclusa nel migliore dei modi la disavventura con il soccorso, per un principio di incendio, di alcuni condomini residenti in una palazzina Ater di Via Lago di Capestrano n. 23.  Queste unità operative si portavano all’indirizzo indicato, dove era stato segnalato al 113 di un incendio in atto in  un palazzo di edilizia popolare di quattro piani, composto da otto appartamenti. Immediatamente sul posto si rendevano conto  della presenza di numerose persone affacciate ai balconi posti al terzo e quarto piano che invocando aiuto, riferivano della presenza al primo e secondo piano di numerosi minori e di donne in avanzato stato di gravidanza. In considerazione di ciò  ritenevano opportuno e necessario intervenire all’interno della palazzina, seppur rischioso per la propria incolumità, per la  presenza di ingente fumo nero che fuoriusciva dal palazzo. Nella circostanza alcuni operatori accedevano nello stabile per assicurare all’esterno i residenti mentre altri si prodigavano al fine di individuare l’origine del fumo. In particolare gli operatori Falò Luca e Caprarese William, resisi conto dell’impossibilità di accedere alla palazzina a causa della mancanza della corrente elettrica che non permetteva l’apertura dall’interno del portoncino d’ingresso ove erano presenti le inferriate di sicurezza, cercavano di recuperare prima le chiavi d’accesso per poi, dopo essersi procurati stracci imbevuti d’acqua al fine di tamponare l’inalazione dei fumi,  raggiungere i piani superiori dello stabile, riuscendo a portare fuori a più riprese dai rispettivi appartamenti donne incinte, bambini terrorizzati ed anziani malati. Gli stessi  prodigandosi  prontamente, con sprezzo del pericolo, inalavano copioso fumo, che ha richiesto successivamente  l’intervento  al pronto soccorso del locale nosocomio per le cure del caso, con una prognosi di 6 giorni per intossicazione da fumi. Per quanto sopra, facendoci portavoce di tanti cittadini,  La invitiamo a voler conferire un encomio agli agenti citati in oggetto che, con altruismo ed abnegazione, hanno consentito che l’incendio  non avesse conseguenze irreparabili, pregandola di inoltrare la suddetta nota al Signor Prefetto e al Signor Questore”.

 

I Consiglieri

Guerino Testa

Alfredo Cremonese

Massimo Pastore

Gigliola Edmondo: