La Procura della Repubblica de L’Aquila apre un’inchiesta sull’incendio a Campo Imperatore che sarebbe partito da barbecue e fornacelle per gli arrosticini.
Con l’ipotesi di reato di incendio colposo la Procura aquilana apre un’inchiesta per accertare se ci sono responsabilità dopo il rogo che ha devastato la pineta e l’area di Fonte Vetica nella Piana di Campo Imperatore. Le indagini sono affidate al sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, che ha delegato i militari del reparto Carabinieri Forestali del Parco Nazionale Gran Sasso-e Monti della Laga. Nel pomeriggio di ieri sono state identificate sei persone, pare giovani abruzzesi, tra le quali potrebbero esserci i responsabili. A originare l’incendio un fuoco acceso a terra,oppure barbecue e fornacelle per arrosticini, la cui gestione sarebbe totalmente sfuggita al loro controllo. I carabinieri forestali in servizio di vigilanza alla 58/a Rassegna ovini avrebbero intuito il pericolo e provato a spegnere il fuoco prima che fosse troppo tardi, ma senza riuscirci anche a causa del forte vento. L’area dove si trova il punto di innesco è stata individuata, circoscritta e sequestrata. Lunedì verrà inviata la comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica. Intanto il rogo ha bruciato ettari ed ettari di prateria e punta la faggeta sopra Rigopiano. L’incendio è vasto e difficile da tenere sotto controllo al punto che ieri i Canadair che erano stati indirizzati ad Aragno sono stati dirottati, per l’appunto, a Fonte Vetica, che si trova a circa 1600 metri di altezza.
L’incendio visto dal versante pescarese del Gran Sasso. Foto di Alessandro Di Federico:
Il neopresidente della
Provincia de L’Aquila Angelo Caruso sollecita misure straordinarie e la convocazione urgente di un tavolo di crisi, alla presenza degli enti e della Prefettura, per affrontare l’emergenza incendi particolarmente grave in
provincia dell’Aquila.
Il presidente Caurso afferma “Il tavolo è urgente perché c’è bisogno di varare provvedimenti rigorosi per la prevenzione, ma in un tempo di emergenza come questo serve per avere mezzi e misure adeguate. Ad esempio per garantire la disponibilità dei mezzi aerei, indispensabili per
interventi efficaci”.Intanto imperversano le polemiche sui social network dove c’è chi afferma che “Solo prima di sera sono arrivate altre squadre di pompieri anche da Pescara e Montesilvano e un canadair che ha effettuato alcuni lanci. Troppo tardi, però: le fiamme avevano già raggiunto la pineta sulla montagna, scavalcando il versante di Vado di Sole e raggiungendo la faggeta sopra Rigopiano, passando dalla provincia aquilana a quella di Pescara”.