Una condanna ad un anno e sei mesi per il legale rappresentante della Serveco, Domenico Leombruni, per l’incendio del 2015 alla discarica di Colle S.Antonio.
Tanto ha stabilito il giudice del Tribunale di Chieti Guido Campli al termine del processo di primo grado sulla base delle indagini condotte dal Gruppo Carabinieri Forestali di Chieti. La vicenda riguarda l’incendio avvenuto nel giugno del 2015 della discarica abusiva di Colle S.Antonio tra i comuni di Chieti e Bucchianico. Domenico Leombruni, 65 anni di Pratola Peligna, legale rappresentante della Serveco Srl, non avrebbe ottemperato ad una disposizione del tribunale di Chieti del 2012, nella quale si ordinava l’esecuzione coattiva di bonifica del terreno. Da quella mancata esecuzione partirono le indagini grazie alle quali venne accertato che nell’area della discarica vi era in atto un’attività di raccolta e stoccaggio di materiale non autorizzato tra rifiuti pericolosi quali batterie esauste al piombo, accumulatori, batterie al nichel cadmio, fanghi, oli esausti di origine minerale, scarti di olio, farmaci scaduti, solventi e miscele di solventi, diluenti per solventi, per vernici, resine a scambio ionico. Una vera bomba ecologica per la quale il Leombruni fu anche condannato a pagare una multa di 150 mila euro oltre ad una prima condanna ad 8 mesi. Le indagini si resero anche particolarmente difficili perché molto di questo materiale, seppure individuato, era stoccato in punti difficilmente raggiungibili e dunque vi era anche particolare preoccupazione per i rischi causati da un eventuale incendio, incendio che puntualmente avvenne nell’estate di tre anni dopo. Il Leombruni è stato anche condannato a pagare un risarcimento di 20 mila euro al Comune di Chieti costituitosi, per questo processo, parte civile.