Il gup del tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, ha rinviato a giudizio il sindaco di Celano Settimio Santilli, l’ex parlamentare di Forza Italia, Filippo Piccone e altre 27 persone per l’inchiesta denominata “Acqua fresca”
Una vicenda giudiziaria che coinvolge il comune di Celano su presunti appalti pilotati. Il primo cittadino andrà a processo per falso ideologico e due delibere che riguardano contributi a un premio e a una società sportiva. Cade l’accusa di peculato, riferita al “sistema Celano”.
Allegerito il quadro anche per il presunto dominus di tutte le operazioni, l’ex senatore e allora vice sindaco, Filippo Piccone. A lui e a una concittadina veniva contestata anche la corruzione con merce di scambio, accusa caduta.
Nell’inchiesta, che risale al 2021, in 33 erano finiti sul registro degli indagati, accusati a vario titolo di istigazione alla corruzione, tentato peculato, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio.
“Nel comune di Celano nessuno traffico di regali o denaro in cambio di lavori, questo dispositivo sgonfia il quadro accusatorio dopo anni di sofferenza”, ha commentato il Sindaco dopo la lettura dei dispositivi.