Morì mentre tagliava un albero per conto della Provincia di Chieti, il fabbro che secondo i giudici della Corte d’appello de l’Aquila deve essere risarcito con la somma di 400 mila euro.
La tragedia si consumò nell’agosto del 2012 quando Remo D’Ortona, artigiano, morì mentre tagliava un albero che ostruiva la viabilità sulla strada tra Miglianico e Tollo. Fu un capo cantoniere della Provincia di Chieti, secondo i giudici, ad incaricare l’uomo a svolgere quel tipo di attività, nonostante l’assenza di un regolare contratto tra le parti. Già in primo grado, al tribunale di Chieti, i giudici stabilirono che la vittima non avrebbe mai potuto svolgere quell’attività spontaneamente, in quanto non aveva alcun interesse nel farlo. Tesi confermata anche ieri dai giudici della Corte d’Appello de L’Aquila che hanno deliberato sul ricorso alla sentenza di primi grado presentata sia dalla Provincia di Chieti che dallo stesso capo cantoniere, ribadendo la condanna al pagamento in favore della famiglia di D’Ortona di una cifra pari a 400 mila euro.