Influenza suina: scatta l’inchiesta dopo la morte di una donna di 53 anni a Sulmona. Grave la sorella ancora ricoverata in ospedale a Roma.Nessun allarme secondo l’assessore Paolucci e la Asl de L’Aquila.
Influenza suina: scatta l’inchiesta dopo la morte di una donna di 53 anni , avvenuta il 28 febbraio scorso , all’Ospedale dell’ Annunziata di Sulmona, per il virus H1N1 , che qualche anno fa provocò morti in tutto il mondo, tanto che si parlò di epidemia. La donna, che viveva nella frazione di Badia, affetta da malattie croniche e immuno-depressa, era ricoverata nel nosocomio sulmonese dove è venuta a mancare dopo otto giorni di ricovero, Al Policlinico Umberto I di Roma si trova ancora ricoverata per la stessa malattia la sorella cinquantenne. Il dipartimento Igiene e prevenzione ha avviato gli accertamenti per valutare un’eventuale azione di prevenzione. L’assessore alla programmazione sanitaria della Regione Abruzzo Silvio Paolucci invita a non creare allarmismi
Paolucci spiega che “si tratta di un virus influenzale quest’anno particolarmente aggressivo. Alcune situazioni, con ricoveri in ospedale, riguardano le fasce più a rischio della popolazione e sono legate alla diminuzione del ricorso al vaccino antinfluenzale proprio in queste fasce. Il combinato tra aggressività del virus e calo di vaccinazioni, purtroppo porta a complicanze nel picco più alto. Dell’aggressività sapevamo. Il messaggio è quello di fare ricorso alla vaccinazione”.
Il dipartimento di igiene e prevenzione della Asl provinciale dell’Aquila, intanto ha avviato un’indagine per verificare in maniera approfondita il caso della morte della donna sulmonese , che pare non si fosse sottoposta al vaccino antinfluenzale.
In una nota l’azienda sanitaria fa sapere che ha avviato tutti gli accertamenti necessari e che non vi è alcun allarme per la febbre suina e che la situazione è sotto controllo in quanto si tratta di una malattia che si manifesta con le caratteristiche dell’influenza e che si trasmette per via area. La patologia colpisce principalmente persone debilitate e con difese immunitarie basse ed attecchisce dove ci sono condizioni di degrado igienico-. Il vaccino per l’influenza stagionale è una protezione che alza le difese contro il virus H1N1.