Protesta dei genitori degli alunni dell’Istituto agrario di Cepagatti spostati al Centro Agroalimentare. Minacciano denunce e di iscriverli in altre scuole.
” Sicurezza si ma stop alle attività didattiche no visto che ormai siamo… alla frutta”. E’ lo sfogo di alcuni genitori dei 70 alunni delI’Istituto Professionale ad indirizzo agrario di Villareia di Cepagatti che oggi hanno dato vita ad una manifestazione di protesta, dopo che la Provincia di Pescara ha trasferito cinque classi, la Prima e Seconda A , le Terze A e B e la Quarta A, per motivi di sicurezza, nel Centro Agroalimentare di Cepagatti. La nuova sistemazione viene fortemente contestata da genitori ed alunni, come ci ha detto il rappresentante degli studenti Emanuele Vittorio, perchè al momento i ragazzi sono, in gran parte, riuniti in una sala conferenze e non possono seguire le lezioni regolarmente. Possono partecipare soltanto ad iniziative collettive mentre una classe è stata sistemata in una piccola aula, angusta e caldissima, che non riesce a contenere tutti gli alunni. Alcune mamme ci hanno riferito che una ragazza, questa mattina, si è sentita male proprio perchè l’ambiente troppo caldo le ha causato un malore. Se si considera che dalle festività natalizie ad oggi gli studenti non hanno ancora ricominciato l’attività didattica i genitori minacciano azioni legali e come, estrema ratio, di iscrivere i figli in altre scuole. I genitori , pertanto, hanno dato mandato all’avvocato Franca Zuccarini di verificare se ci sono gli estremi per presentare denunce. In giornata come ci ha detto la referente di plesso, la professoressa Silvana Giannantonio, dovrebbe arrivare l’autorizzazione allo spostamento degli alunni nelle classi del piano superiore dell’edificio. Tra i 70 alunni ci sono 20 ragazzi diversamente abili che insieme ai 30 docenti, 10 dei quali sono insegnanti di sostegno, lamentano disagi e difficoltà che resterebbero anche se venissero trasferiti nelle aule che si trovano al primo piano del Centro Agroalimentare , dove si trovano uffici e i ragazzi sono stati invitati dai dipendenti ad osservare il massimo silenzio, per non disturbare il loro lavoro.