La Farmaceutica abruzzese batte la Germania per produttività

In Abruzzo la produttività del lavoro della farmaceutica è superiore a quella di Paesi come Germania, Francia o Spagna: così la vicepresidente di Farmindustria Lucia Aleotti oggi a L’Aquila

“Innovazione e produzione di valore” è stato il tema scelto da Farmindustria per il roadshow che ha visto la presenza del ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini e del sottosegretario Fausta Bergamotto.

Il ministro Bernini (nella foto in basso) ha sottolineato che il Patto per la crescita tra Università e settore della Farmaceutica «sta dando risultati straordinari ed un altro collegamento tra università e ricerca applicata, cioè le aziende, sono i dottorati innovativi, che sono cofinanziati tra Università e impresa: ciò porta la ricerca dentro l’impresa e consente al dottorando di essere assunto nell’impresa. Dunque si accorcia sempre di più il canale di comunicazione a volte troppo lungo tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro».

A fare gli onori di casa è stato Sergio Dompe’, presidente del gruppo biofarmaceutico Dompé, il quale ha ricordato quanto la pandemia abbia insegnato nella collaborazione tra ricercatori e industria. Inoltre è un settore che dà occupazione. Il presidente di Farmindustria ha spiegato che «L’Aquila ha dei player importantissimi in questo settore e che l’industria del farmaco e’ un patrimonio che l’Italia non può perdere. Men che meno la città dell’Aquila dove il settore farmaceutico è uno di quelli trainanti».

Il presidente di Farmindustria Marcello Cattani ha affermato che”L’Abruzzo è un territorio paradigmatico dell’industria farmaceutica in Italia. Sia per la capacità di resilienza e la voglia di guardare al futuro, come dimostrato dopo il tragico terremoto del 2009, sia per la presenza di molte aziende, radicate nel territorio da anni, diverse e sempre innovative, a capitale italiano o internazionale, che rappresentano tutte il made in Italy e creano opportunità di buona occupazione e rapporti sinergici con le aziende locali dell’indotto».

La vice presidente Aleotti ha detto che «Grazie alla qualità delle risorse umane e agli elevatissimi investimenti delle imprese – 60 milioni di euro circa in Ricerca e sviluppo farmaceutico, una cifra che rappresenta oltre il 20% del totale delle imprese nella regione – in Abruzzo la produttività del lavoro della farmaceutica è superiore ad altri importanti Paesi europei.
Oltre 800 milioni di euro di export nel 2022, cresciuto del 172% negli ultimi 5 anni e pari a circa il 10% dell’export manifatturiero della regione e al 75% dell’export hi-tech regionale. Inoltre, si contano 1300 addetti diretti che raggiungono i tremila con i settori fornitori. La presenza dell’industria farmaceutica in Abruzzo vede presenti aziende come Alfasigma, Dompé, Menarini, Sanofi.
L’Aquila e Pescara risultano fra le principali province in Italia sia per numero di addetti nella farmaceutica sul totale in Italia, sia per incidenza degli addetti sul totale manifatturiero della provincia. A L’Aquila l’export della farmaceutica è cresciuto del 58% e il settore è primo con il 53% dell’export manifatturiero nel 2022 (44% nel 2021)».

IL SERVIZIO DEL TG8

Gigliola Edmondo: