La Giunta regionale approva la fusione tra Fira e Abruzzo Sviluppo

La Giunta regionale ha approvato la fusione tra Fira e Abruzzo Sviluppo. L’assessore Mauro Febbo spiega che si prevede un risparmio di 200 mila euro annui.

L’assessore regionale alle Attività produttive Mauro Febbo annuncia che, con uno specifica delibera a sua firma la Giunta guidata dal presidente Marco Marsilio, ha avviato e delineato, con uno specifico atto, i diversi passaggi procedurali e temporali per arrivare quanto prima alla definitiva fusione per incorporazione tra la FIRA S.pA unipersonale e Abruzzo Sviluppo, il cui capitale sociale è detenuto al 100% dalla Regione Abruzzo.

L’assessore Febbo evidenzia che“Una fusione prevista prima nel programma elettorale e poi calata nel programma di Governo e voluta fortemente dal Presidente Marsilio e condivisa da me. Questo progetto, oltre a far risparmiare alla Regione 200 mila euro l’anno sui costi di gestione, doterà finalmente l’Abruzzo di un nuovo ed unico strumento più efficiente e più competitivo in grado di svolgere attività significativamente funzionali per il sistema produttivo regionale attraverso una vera ed efficiente Agenzia di Sviluppo, che di fatto diventa la Banca della stessa Regione. Infatti la nuova realtà societaria deve essere, tra le varie competenze, in grado di esercitare autentiche funzioni bancarie, con il fine ultimo di facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese abruzzesi, soprattutto in considerazione della carenza di istituti di credito locali che in passato hanno ricoperto un ruolo centrale ed una garanzia per l’accesso al credito.

Adesso le due società dovranno approvare, nei termini stabiliti dalla legge, i rispettivi bilanci di esercizio 2019 per poi procedere con l’iter civilisticamente previsto per tale tipo di operazione. Ricordo come entrambe le società siano in-house e quindi sottoposte al controllo analogo e la Regione Abruzzo in qualità di socio unico svolge a tutti gli effetti il ruolo di holding nei confronti dei due organismi societari.

La scelta di procedere con un progetto di fusione per incorporazione di Abruzzo Sviluppo (incorporata) in Fi.R.A. (incorporante) è stata dettata innanzitutto dallo statuto di quest’ultima, adeguato ai dettami della Legge Regionale del 30/11/2017, n. 59 e del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175, dove risulta contemplare l’insieme delle attività di entrambe le società in-house senza la necessità di dover apportare modifiche sostanziali.

Nelle foto in basso le sedi di Abruzzo Sviluppo e Fira:

abruzzosviluppo

Inoltre, Fira è stata iscritta nell’albo intermediario ex art. 106 ante D. Lgs. n.141/2010 fino al 28/04/2018 – e potrà quindi presentare nuovamente l’istanza di iscrizione all’albo unico degli intermediari finanziari ex art. 106 del Testo Unico Bancario, vantando una specifica e tecnica esperienza maturata negli anni e presentando una sostenibilità economica/finanziaria maggiore grazie alla fusione tra le due soci.

Non da ultimo con la realizzazione del progetto di fusione si andranno a generare immediate economie pari ad euro 200.000,00 di costi di esercizio annui riconducibili ad un solo Consiglio di Amministrazione, un unico Collegio Sindacale, un’unica Società di Revisione ed un unico contratto di affitto per la sede legale.

Infine, la fusione tra Fira e Abruzzo Sviluppo nasce anche in seguito agli esiti dell’attività d’indagine da parte della Corte dei Conti sulla gestione condotta da FIRA evidenziando necessaria l’adozione di adeguate misure volte allo strutturale riequilibrio della gestione finanziaria della società, ovvero ad una più generale razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute, al fine di assicurare un più efficiente utilizzo delle risorse regionali.

Pertanto, con questa delibera, oltre ad avviare un processo di efficienza, vengono dettati i tempi certi entro cui concludere l’operazione di fusione e quindi assicurare la tempestiva attivazione del nuovo organismo societario e la razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dalla Regione Abruzzo”.