La pazienza ha un limite anche per i residenti di Via Cesare Battisti ed in parte di Piazza Muzii a Pescara, dopo i tanti richiami a vuoto per i rumori notturni.
Da quelle parti le strade cominciano ad animarsi ed i locali a riempirsi non prima delle 22.30 ed é un continuo vociare fino a notte fonda. Una situazione definita non più sostenibile dai residenti di Via Cesare Battisti e di Piazza Muzii che si sono riuniti in un comitato per chiedere interventi da parte dell’amministrazione comunale. Nella giornata di ieri un incontro con il sindaco Alessandrini che ha annunciato un’ordinanza per imporre in quella zona una sorta di coprifuoco, secondo il comitato una misura insufficiente perché non é stata data certezza sui tempi e sulle modalità. Da qui la decisione di alzare l’asticella della protesta ricorrendo a Procura e Prefettura. L’ordinanza proposta dal sindaco prevede il divieto di vendere alcolici e di diffondere musica ad alto volume da domenica a mercoledì da mezzanotte e mezza, e negli altri giorni dall’1.30. In più l’altro divieto riguarda la vendita di bottiglie di vetro dalle 22.00. Un misura rispedita al mittente dai rappresentanti del comitato che si son sentiti rispondere dal sindaco, secondo quanto loro stessi affermano – non mi aspettavo da voi gli applausi, ma nemmeno posso spegnere la musica alle 8 di sera – Quanto basta per giungere al totale scontro fra le parti
«Ormai da tempo segnaliamo la grave situazione in cui siamo costretti a vivere – si legge nella nota del comitato – atteso che ogni notte il rumore, presente nell’ambiente circostante piazza Muzii e vie limitrofe, impedisce di fatto il nostro diritto al riposo e al libero godimento della nostra proprietà privata. In tal senso sono state vane le richieste di intervento formulate al Comune al fine di tutelare non solo il riposo, ma anche la nostra salute».
Purtroppo l’abbandono di interi quartieri alla movida, rovinando la salute sia dei giovani che la frequentano sia dei residenti, è male nascosto e ignorato di tutte le città italiane. Stanco di vedere ignorate le mie proteste, ho raccontato la mia esperienza in un libro “Racconti della movida” disponibile anche in e-book. Marco Salvario