La provincia di Chieti traina la ripresa e registra valori record per l’export in Abruzzo secondo i dati resi noti dalla Cna.
Da uno studio messo a punto da Aldo Ronci per la Cna Abruzzo emerge che la provincia di Chieti, grazie alla presenza delle grandi multinazionali del trasporto, nei primi nove mesi del 2016 fa registrare valori record per quanto riguarda le esportazioni e traina il rilancio dell’Abruzzo: 550milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, performance che vale il 72% del totale dell’export abruzzese.
Nella nota di Cna si legge che “Tra gennaio e giugno dell’anno passato l’export abruzzese ammontava a 5.470 milioni di euro, nei primi nove mesi di quest’anno è stato di 6.130; registrando così un incremento di 660 milioni di euro, in cui a fare la parte del leone è appunto il Chietino, con un aumento di ben 550 milioni. In un periodo che in valore percentuale fa segnare all’Abruzzo una crescita del 12,1% (quarto miglior risultato tra le regioni, contro appena lo 0,5% su base nazionale), la performance del Chietino è nettamente migliore dei risultati degli altri territori, che pure vantano il segno ‘più’: Teramo (+53), Pescara (+42) e L’Aquila (+35). L’ottimo andamento delle merci e dei prodotti in uscita dall’ Abruzzo si distribuiscono sia in “area Ue” che verso lidi “extra Ue”: ma se i 453 milioni di euro in più verso i Paesi dell’Unione europea valgono in percentuale un incremento del 10,7% (2,9% la media Italia), quelli verso i Paesi al di fuori dei confini dell’Unione (+207), seppure inferiori in valore assoluto, valgono un balzo percentuale addirittura del 16,9%. A livello settoriale, in testa ci sono i mezzi di trasporto (+370; +14,3%). Ad assorbire le produzioni di mezzi di trasporto sono soprattutto i grandi Paesi dell’Unione europea: ben il 63% si dirige infatti verso Francia, Germania e Inghilterra. Oltre che nei settori dei mezzi di trasporto, gli incrementi più significativi si sono registrati tra i prodotti in metallo (+66), gli apparecchi elettronici (+44), gli articoli farmaceutici (+22), gli articoli in pelle (+22), gli apparecchi elettrici (+14) e i prodotti chimici (+11) “.