L’Abruzzo al family day. La richiesta ad aderire alla manifestazione arriva dal capogruppo di Forza Italia in Regione Lorenzo Sospiri.
L’Abruzzo al family day. Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha chiesto pubblicamente alla Regione Abruzzo di aderire ufficialmente alla manifestazione in programma il 30 gennaio a Roma.
Sospiri chiede di fare la stessa cosa della Lombardia che inviera’ il Gonfalone e una delegazione di assessori e consiglieri e si rivolge “al presidente della Regione Luciano D’Alfonso e al presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio che da sempre si dichiarano cattolici convinti rispettosi dei valori cristiani. A questo punto chiedo loro di dimostrarlo attivandosi per partecipare ufficialmente alla manifestazione in difesa della famiglia tradizionale e inviare il gonfalone cosi’ come hanno fatto in Lombardia. Sarebbe una buona occasione per fare e non rimanere sempre e solo al dire”.
Il deputato abruzzese di Forza Italia Fabrizio Di Stefano ha incontrato la stampa, insieme al capogruppo Sospiri, per spiegare le ragioni della sua partecipazione al Family Day del 30 gennaio a Roma. Saranno organizzati pullman che partiranno da tutta la regione per chi volesse partecipare al Family Day. Per le adesioni e’ possibile inviare un messaggio sulla pagina facebook dell’evento: Family Day 2016 Abruzzo.
Per l’on Di Stefano “la famiglia uomo-donna e’ sacrosanta. Credo sia molto importante essere presenti il 30 gennaio a Roma, non solo per chi fa politica, ma anche per tutti coloro che ritengono che il DDL Cirinna’ sia un’aberrazione perchè pone un netto squilibrio nell’impostazione giuridica delle unioni civili omosessuali in rapporto al matrimonio e soprattutto vedra’ l’introduzione dello ‘Stepchild adoption’. Ciò significa permettere l’adozione da parte di due persone dello stesso sesso. E’ necessario, quindi, riconoscere e regolamentare i diritti e i doveri di queste persone, che intendono costituire un’ unione affettiva stabile e duratura ma senza equipararla in alcun modo alla famiglia naturale, composta da un uomo e da una donna, e riconosciuta dall’ Articolo 29 della Costituzione. Allo stesso modo la polemica che si e’ sviluppata sul giusto documento presentato e votato dal Gruppo regionale di Forza Italia sulla ‘Teoria gender’ testimonia invece la bonta’ e la giustezza dell’iniziativa. Bene ha fatto la Giunta regionale della Lombardia che nei giorni scorsi ha approvato, all’unanimita’l’adesione dell’istituzione al Family Day. Altrettanto dovrebbe fare il ‘cattolicissimo’ presidente D’Alfonso. Ma dubito che ne avra’ il coraggio”.
La replica del segretario del PD Abruzzo Marco Rapino:
“Continuare a parlare di teoria gender nelle scuole è un po’ come continuare a raccontare, ad un bambino, la fantastica storia dell’unicorno. Fantastica non per i meravigliosi pensieri , quasi fanciulleschi, che ci riporta alla mente, fantastica perché non ha nulla a che vedere con la realtà ma rientra in quella meravigliosa categorie di cose che, qualsiasi adulto d’età e non solo, definirebbe irreali, immaginarie, per dirla tutta: inventate. E così la fantastica storia della teoria gender è stata oggetto, anche oggi, di una conferenza stampa, targata Forza Italia, in cui si annunciano autobus per la prossima giornata dedicata al Family Day. Sapete quali sono le differenze tra chi annuncia autobus per la capitale e chi invece riconosce le radici fantasiose della teoria gender nelle scuole? Le differenze sono semplicemente due: prima di tutto l’approccio di chi riesce a scindere una storia fanciullesca dalla realtà e mi sembra già tanto per chi ricopre ruoli di amministratore, per la seconda cosa, che credo sia la più importante, citerò le parole del nostro segretario Matteo Renzi: “Dove c’è un popolo c’è sempre da avere un grandissimo rispetto”.
Il Movimento 5 Stelle parla delle teoria Gender e critica sia il centrodestra e il centrosinistra:
Pietro Smargiassi, capogruppo M5S, sulla risoluzione approvata con voto bipartisan dalla commissione sanità che dice ‘no’ alla diffusione della teoria gender nelle scuole abruzzesi afferma che “la ‘teoria Gender’ non esiste, affermare il contrario o è frutto di ignoranza o di propaganda elettorale. In un momento di assoluto declino del centro destra quest’ultimo prova ad accaparrarsi il consenso di qualche estremista poco informato su un argomento così importante, strumentalizzando i diritti civili e l’istruzione dei bambini. I consiglieri co-firmatari di maggioranza e minoranza forse ignorando totalmente l’argomento, ma hanno contribuito ancora una volta a rendere ridicolo, a nostro avviso, l’Abruzzo agli occhi dell’Italia intera. A nulla servono le imbarazzati giustificazioni dell’assessore Marinella Sclocco con delega alle pari opportunità, che seppur si dica indignata, continua inerme a far governare questa regione all’insegna della discriminazione, non indirizzando e istruendo neanche i consiglieri del suo stesso partito. Chi ha portato, la fantasiosa teoria gender, creata a tavolino dagli estremisti religiosi, ha portato l’omofobia all’interno dei palazzi istituzionali. È questo è inaccettabile!.Su questa manipolazione dello studio pubblicato dall’Oms si basa tutta la campagna mistificatoria contro l’educazione all’affettività e alla diversità che sta alla base della crescita sana di un individuo. Educare all’affettività e alla diversità degli orientamenti sessuali ha il compito di contrastare fenomeni di discriminazione, di bullismo e di mancato rispetto nei confronti del persona”.
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Luciano D’Alfonso e Giuseppe di Pangrazio andate al Family day.. Per favore !!! Gli abruzzesi ve ne saranno grati !!!