L’Abruzzo celebra l’Unità nazionale e le Forze Armate e invoca la Pace

Stop alle guerre! Tanti messaggi di pace lanciati anche in Abruzzo in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Oggi ricorre l’anniversario della firma dell’Armistizio che sancì la fine della Prima Guerra Mondiale. Infatti il 4 novembre del 1918 segnò la fine della Grande guerra e l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti (Padova), siglato il giorno prima tra l’impero austro-ungarico e l’Italia. È dunque una festa di pace e di memoria del milite ignoto, il soldato di cui non si conosce il nome, diventato simbolo di tutti i caduti in guerra.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolge “un particolare pensiero ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario”.

Anche l’Abruzzo rende omaggio a tutti gli uomini e le donne in uniforme che, con dedizione e sacrificio, operano quotidianamente per la difesa della Patria e la sicurezza dei cittadini ed esprime profonda gratitudine e rispetto per tutti i militari delle Forze Armate: Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza che, in Italia e all’estero, affrontano ogni giorno sfide complesse con professionalità e senso del dovere.

A Chieti il presidente della Regione Marco Marsilio ha partecipato alla cerimonia che si è svolta alla Villa comunale. Dopo la deposizione di una corona di alloro da parte del prefetto Gaetano Cupello, sono stati letti i messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto e la preghiera per i caduti.

A L’Aquila dopo la celebrazione della Santa Messa in memoria dei caduti, officiata dall’arcivescovo metropolita Antonio D’Angelo, nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio, la cerimonia è proseguita alla Villa Comunale, dove, alla presenza del prefetto Giancarlo Di Vincenzo e dei reparti in armi schierati, si sono succeduti: l’Alzabandiera, l’esecuzione dell’Inno Nazionale, la deposizione della corona al Monumento ai Caduti, le letture dei messaggi istituzionali e della Preghiera per i caduti e la consegna della bandiera nazionale ad un Istituto Statale scolastico. Quest’anno L’Aquila è stata individuata dal Ministero della Difesa tra le 36 città italiane nelle quali organizzare, nell’ambito delle manifestazioni denominate ‘Caserme Aperte’, particolari eventi celebrativi ospitati nei siti prescelti.

In una nota della prefettura si legge che “In quest’ottica, nel corso della giornata è stato possibile visitare nella mattinata la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, dove sono stati organizzati giri didattici esplicativi dell’attività svolta nella Scuola, mentre dalle 13 alle 17 nella Caserma Pasquali-Campomizzi si potrà assistere a dimostrazioni tecniche operative dell’Esercito, delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, con la possibilità di effettuare alcune attività addestrative, provare attrezzature tipo i night-vision (visori notturni) oltre che effettuare brevi giri sui mezzi blindati”.

A Pescara cerimonia in piazza Garibaldi alla presenza di numerosi rappresentanti delle Istituzioni, autorità militari e religiose e rappresentanti delle associazioni. Dopo la deposizione della Corona di alloro in ricordo delle vittime di tutte le guerre e il conferimento delle medaglie d’onore il sindaco Carlo Masci ha ricordato il messaggio di pace del G7 e il prefetto Flavio Ferdani ha fatto un richiesta anch’egli alla pace e alla diplomazia.