Allarme dei coltivatori di Confagricoltura per l’invaso di Campotosto. A rischio l’irrigazione estiva dei campi.
Futuro fosco per l’agricoltura nell’area teramana del lago di Campotosto dove sarebbe a rischio l’irrigazione nel periodo estivo. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Unione Agricoltori Bernardo Savini Giosia Bernardi il quale afferma che se il bacino prezioso non erogasse più acqua sufficiente ad alimentare l’agricoltura teramana sarebbe un danno enorme per l’economia dell’intera zona. Il presidente Bernardo Savini Giosia Bernardi richiama i gestori dell ‘invaso, e gli amministratori d’ogni livello istituzionale, alle loro responsabilità.
Nell’appello lanciato da Confagricoltura si spiega come “l’acqua di Campotosto ha un’utilità strategica per la popolazione del teramano sia per l’acqua potabile e sia per l’agricoltura. Dall’acqua accumulata nel bacino si irrigano 10.000 ettari di terreno che danno vita ad oltre 3000 aziende ed ad una occupazione di oltre 200.000 giornate di lavoro. Ebbene se l’irrigazione, gestita dal Consorzio di Bonifica Nord, verrà compromessa, i danni della neve risulteranno i meno rilevanti; la provincia cambierà per sempre volto, l’impoverimento sarà incalcolabile, e come la storia ci insegna allo smantellamento di un tessuto produttivo non segue mai una rinascita ma l’abbandono per sempre. La tragica realtà è, che non una parola è stata detta sull’importanza dell’acqua di Campotosto per l’agricoltura del teramano, dove ricordo sono ubicate due grandi ditte di surgelazione che assicurano reddito agli agricoltori delle vallate del Vomano e del Tordino. Nessuno può scappare dalle proprie responsabilità, gli agricoltori sono stanchi di non essere mai messi al centro degli interessi territoriali di cui invece rappresentano il maggiore volano economico ed occupazionale, e chi ha preso delle decisioni dovrà poi confrontarsi con gli agricoltori ed allora non sarà semplice placare gli animi.”