Nuova aggressione a un agente della polizia penitenziaria del supercarcere di Lanciano. A denunciare l’episodio sono i sindacati Sappe, Uil-PA, Sinappe, Cnpp, Cisl.
Ieri pomeriggio il caso ha visto coinvolto un detenuto nordafricano che trovato in possesso di un mini cellulare è stato punito disciplinarmente, poi ha scatenato l’inferno nel reparto nuovi giunti. Prima ha distrutto la sua cella poi ha dato fuoco ad alcune suppellettili col fumo che ha invaso l’intera sezione mettendo in pericolo tutti. Quando gli agenti sono accorsi per spegnere l’incendio e salvare l’africano, il detenuto si è scagliato contro il primo poliziotto che si è trovato di fronte e lo ha colpito con violenza al volto col piede del tavolo in legno precedentemente divelto. Il poliziotto ha avuto una prognosi di 15 giorni. Un secondo agente è invece rimasto intossicato dal denso fumo che aveva invaso il corridoio e ha avuto tre giorni di prognosi. Il coordinamento sindacale sottolinea “come sia peggiorata la condizione lavorativa all’interno dell’istituto frentano da quando, a seguito dell’accorpamento del provveditorato regionale Abruzzo e Molise con quello del Lazio, il nostro istituto vede sempre più assegnazioni di detenuti particolari provenienti dagli istituti laziali. Il personale è sempre meno a fronte di un numero di detenuti che oggi è arrivato a superare le 330 presenze”. Infine i sindacati ricordano
“che la sezione teatro della follia già in passato è stato più volte protagonista di tragedie sfiorate, non avendo normali finestre. Nelle stanze detentive vi sono solo finestre orizzontali poste in alto che si aprono solo parzialmente mentre sono completamente assenti le finestre nel corridoi. In caso di incendio, ed è la seconda volta che capita, può diventare una trappola mortale per detenuti e agenti”.