Il Gip di Chieti Isabella Maria Allieri ha affidato con l’incidente probatorio una perizia per accertare le cause della morte di Angela Rosa Cianciosi, avvenuto nell’ottobre del 2018 nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Lanciano.
Per questa vicenda l’avviso di garanzia, che in questa fase permette la nomina di un consulente di parte, è stato notificato a 22 medici che prestano servizio negli ospedali di Chieti e di Lanciano: l’ipotesi di reato per cui si procede è la responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. La donna si recò in ospedale a Chieti ai primi di settembre per sottoporsi all’emodialisi ma durante la seduta venne colpita da fibrillazione con conseguente arresto cardiaco. Un medico le praticò il massaggio cardiaco e la defibrillazione, riattivando il battito cardiaco ma non lo stato di coscienza. Sottoposta a Tac, la donna, che non aveva mai avuto problemi cardiaci, venne trasferita in coma nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Lanciano perchè a Chieti non c’erano posti letto disponibili. Uscì dal coma dopo 17 giorni e sembrava essersi ripresa ma in seguito le sue condizioni cliniche peggiorarono, portandola alla morte l’11 ottobre dell’anno scorso. L’indagine stata avviata in seguito all’esposto presentato da un familiare della donna. I periti nominati sono Antonio Tombolini, medico legale iscritto all’albo presso il Tribunale di Ancona, e Giancarlo Raccosta, nefrologo iscritto all’albo del Tribunale di Macerata. Avranno 60 giorni per rispondere ai quesiti e dovranno operare in base alla documentazione in atti ed acquisita e agli atti, per accertare le cause del decesso e se siano ravvisabili elementi di colpa medica sotto il profilo dell’imperizia, imprudenza, o negligenza.