Una madre e la figlia sono state aggredite e derubate mentre si trovavano al cimitero di Lanciano in visita alla tomba di un congiunto. I malviventi sono stati arrestati dalla Polizia.
La Polizia ha identificato e bloccato i due autori dell’aggressione, a scopo di rapina, avvenuta nei confronti di due donne, madre e figlia, ieri pomeriggio, 12 aprile, al cimitero di Madonna del Carmine di Lanciano.
Nino Nuccio, 35 anni, e Giuseppe D’Urso, 40 anni, da tempo residenti a Lanciano ma originari di Napoli, sono stati rinchiusi nel supercarcere della città frentana con l’accusa di rapina.
Mentre le due donne erano all’interno del cimitero i due malviventi, incappucciati e con il viso travisato da occhiali scuri, si sono avvicinati alla più giovane e le hanno strappato a forza la borsetta, contenente 100 euro e gli effetti personali. Quando la madre ha cercato di intervenire è stata pesantemente strattonata dai due uomini che si sono dapprima allontanati, ma sono tornati subito indietro ed hanno aggredito nuovamente la figlia strappandole a forza la fede nuziale; poi sono fuggiti a bordo di un Fiat Doblò la cui targa era stata coperta con un cartone per impedire di essere identificati.
In quel momento, però, nelle vicinanze c’erano un poliziotto e un carabiniere in borghese che hanno subito avvertito la pattuglia del 113 che è riuscita a ritrovare l’auto e a bloccarla in pieno centro a Lanciano.
Nel frattempo le donne sono state soccorse e portare in ospedale: la mamma ha riportato quattro giorni di prognosi per un grave stato di ansia, mentre la figlia, ancora sotto choc, è stata trattenuta nel nosocomio di Lanciano per lesioni alla mano.
Il dirigente del commissariato di Lanciano Lucia D’Agostino ha detto che è stato un “Gesto vile contro le signore e grave per l’episodio di aggressione legato al furto della fede simbolo dell’affettività. Una situazione offensiva e disdicevole”.