Un uomo muore in stato di indigenza a Lanciano e la sua salma è ferma all’obitorio in attesa della sepoltura.
Quella che vi raccontiamo è la triste storia di un uomo di Lanciano che amava gli animali, in particolare i cani e che dopo la morte attende una degna sepoltura. Piero Cervone è morto il 12 gennaio scorso ma la sua salma è ancora nell’obitorio. L’uomo doveva essere cremato giovedì scorso ma, come riporta il quotidiano “Il Centro”, l’ospedale non ha aperto la cella frigo al medico necroscopo che doveva fare dei prelievi biologici. Cervone viveva in una roulotte nei pressi del canile e dopo il suo decesso del funerale si stanno occupando i Servizi sociali del Comune come accade ogni volta che muoiono persone sole o indigenti. La salma è rimasta in obitorio mentre il Comune cercava di rintracciare un familiare per il consenso alla cremazione. La ricerca ha richiesto molti giorni, mentre nel frattempo la Asl Lanciano Vasto Chieti chiedeva di accelerare i tempi perchè aveva necessità di liberare la cella frigo. E’ stato rintracciato un fratello di Cervone che vive a Milano e la cremazione è stata fissata ma c’è stato un inspiegabile intoppo che ha fatto saltare l’incinerazione, nonostante le autorizzazioni fossero in regola. La salma ,intanto, rimane in attesa della sepoltura.