Si e’ conclusa con un gesto di generosita’ la drammatica vicenda del 46enne di Lanciano deceduto ieri per uno shock anafilattico scatenato da una fiala di antibiotico somministrato per via intramuscolare.
A tarda notte i familiari, distrutti dalla tragedia che si e’ consumata nel giro di qualche ora, hanno acconsentito al prelievo delle cornee, mettendo in moto le procedure previste dal protocollo, che consentono, per tali organi, di procedere a cuore fermo. L’intervento e’ stato eseguito dall’equipe composta dall’oculista Alessio Liberatoscioli, dall’anestesista Rosalia Di Martino e dal coordinatore trapianti Fabrizio Fumarola, che hanno poi inviato le cornee alla Banca degli occhi dell’Aquila. La nobilta’ del gesto della famiglia e’ stata sottolineata dalla responsabile della Rianimazione dell’ospedale di Lanciano:
“Abbiamo fatto l’impossibile per salvare il giovane papa’ – dice Nadia Carosella – noto a molti di noi per il suo impegno civico anche in parrocchia e nella vita associativa. I colleghi del 118 che lo hanno soccorso gli avevano gia’ prestato in emergenza tutte le cure del caso e poi, una volta giunto in ospedale, abbiamo fatto il resto, tentando disperatamente di rianimarlo per piu’ di un’ora, ma e’ stato tutto inutile. Di fronte a una tale tragedia, pur con l’animo devastato, la moglie e i figli hanno acconsentito alla donazione, ultimo atto di altruismo di un uomo che si era sempre speso per la comunita’. Un gesto in continuita’ con il suo stile di vita”.