Il sindaco di Lanciano Mario Pupillo ha firmato un’ordinanza che impone ai privati e agli amministratori di condominio,che gestiscono aree verdi, di contrastare la presenza nel territorio comunale della processionaria del pino.
Si tratta di un particolare tipo di farfalla, nome scientifico Traumatocampa pityocampa o processionaria del pino , che costituisce una minaccia per la produzione e la sopravvivenza di alcune specie arboree e può costituire un rischio per la salute delle persone e degli animali. Le sanzioni per i trasgressori dell’ordinanza, su cui sono chiamati a vigilare Carabinieri Forestali e Polizia Municipale, vanno dai 500 ai 3000 euro.
Il sindaco di Lanciano Mario Pupillo in una nota spiega che “I proprietari e gli amministratori di condominio che hanno in gestione aree verdi private devono effettuare tutte le opportune verifiche e ispezioni sugli alberi presenti nelle loro proprietà per accertare la presenza di “nidi” della processionaria, con obbligo della rimozione e la distruzione dei nidi, come stabilito dal Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007.
Particolare attenzione va posta nei confronti delle specie di alberi soggette all’attacco del lepidottero: pino silvestre (Pino sylvestris), pino nero (Pino nigra), pino strobo (Pinus strobus), e tutte le altre aghifoglie in genere. Nel caso in cui venisse riscontrata la presenza di nidi di processionaria del pino, proprietari e amministratori di condominio dovranno immediatamente intervenire rivolgendosi a ditte specializzate per la rimozione e la distruzione dei nidi e l’attivazione della lotta guidata come da disposizioni dettate dalla Regione Abruzzo. A lavori ultimati è necessario comunicare l’esito della bonifica al Settore Ambiente – Ufficio Igiene Sanità del Comune di Lanciano e al Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica (SIESP) della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti.
Il bruco di questo lepidottero è dotato di una peluria urticante che può provocare irritazioni cutanee, oculari e alle vie respiratore quando è allo stato larvale. Gli uffici preposti sono già allertati e sono previsti interventi rapidi dove sono stati già identificati dei nidi poiché è necessario agire sui bozzoli per una soluzione efficace.
La Regione Abruzzo indica due tipi di procedura di lotta alla processionaria: meccanica, con asportazione e bruciatura dei rami con nidi entro il mese di marzo; microbiologica (bacillus thuringiensis), contro le larve di prima e seconda età da fine agosto a tutto settembre. Inoltre è consigliabile l’impiego, in giugno e luglio di trappole a feromoni per il monitoraggio dei voli e/o la cattura in massa di insetti adulti”.
La processionaria del pino è pericolosa?
A renderla pericolosa, per persone ed animali, sono i peli urticanti di cui sono ricoperte che, separandosi facilmente dalla larva che li porta sul dorso, nel corso di un contatto o, più semplicemente, con l’azione del vento, provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina.
In base alla zona del corpo umano colpita, possono verificarsi sintomi come: eruzione cutanea dolorosa con forte prurito, congiuntivite, irritazione delle vie respiratorie con starnuti, mal di gola, difficoltà di deglutizione, broncosmasmo; infiammazione delle mucose di bocca e intestino con vomito, dolore addominale, salivazione. La processionaria è pericolosa per gli animali, specie per cani e cavalli che, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto, avvertendo improvvisamente un’intensa salivazione, perdita di vivacità, rifiuto del cibo, diarrea emorragica e, nella peggiore delle ipotesi, un ingrossamento patologico della lingua, tanto da soffocare l’animale.