Una contrada, due trattamenti: a Torre Marino, Lanciano, 30 famiglie costrette a servirsi delle bombole per il mancato arrivo della rete metanifera, mentre i vicini sono già serviti. La protesta si rinnova dopo anni di attesa.
La questione assume contorni di intollerabilità soprattutto perché, sul versante opposto della stessa contrada, l’allaccio è già stato portato e i residenti hanno detto addio alla schiavitù dei bomboloni gpl. Viceversa, i cittadini non metanizzati da tempo hanno sollecitato le varie amministrazioni che si sono succedute nel municipio lancianese e hanno anche presentato una petizione al sindaco Mario Pupillo, ma al momento non ci sono novità. Dal Comune qualcuno aveva parlato dell’esistenza di problematiche da risolvere con i gestori, poi non se ne è saputo più nulla. Così, mentre altre contrade, come Candeloro e Colle Camplitelli, sono già fornite del servizio di rete, a Torre Marino e a Santa Maria dei Mesi si aspetta ancora la metanizzazione.