Il Comune dell’Aquila ha ufficialmente dato il via alle iniziative per la candidatura dell’Aquila a Capitale italiana della cultura 2021.
Lo ha deliberato stamani la Giunta comunale, che ha approvato il provvedimento proposto dal sindaco Pierluigi Biondi. Come momento iniziale, l’amministrazione ha stabilito di attivare la fase partecipativa per mettere a punto il progetto per la candidatura, dando dunque seguito all’idea lanciata dal sindaco Biondi, a novembre scorso in occasione della firma della Carta dell’Aquila per la valorizzazione delle aree interne. Con una comunicazione pubblicata sul sito internet dell’Ente, il Comune ha chiesto la collaborazione alle associazioni culturali operanti nel territorio provinciale, ritenendola “indispensabile”, al fine di “organizzare un incontro tecnico preparatorio per la definizione del dossier di candidatura”. La comunicazione comunque non limita il suo raggio di interesse alle sole associazioni culturali, ma anche “alle Istituzioni, agli enti e alle rappresentanze della società civile”. Alla nota sono allegate delle linee generali su questa operazione, che serviranno come base di discussione allo scopo di arrivare, come detto, alla redazione del progetto definitivo. L’adesione all’iniziativa va comunicata entro le 9 di martedì 21 gennaio all’indirizzo capitalecultura2021@comune.laquila.it.
“Intanto – ha spiegato il sindaco Biondi – nei prossimi giorni incontreremo le Istituzioni culturali (quelle, per intenderci, che sono iscritte al Fondo unico dello spettacolo), il Conservatorio di musica, l’Università, i Laboratori del Gran Sasso, il Gran Sasso Science Institute e Accademia delle Belle Arti per un primo confronto. Dobbiamo dare vita a un progetto forte, curato in ogni suo aspetto, credibile – ha osservato ancora Biondi – che tenga conto in particolar modo della coesione e della inclusione sociale, con specifico e marcato riferimento alle nuove generazioni”. “Aspirare ad essere Capitale italiana della cultura non vuol dire solo dimostrare di possedere un vasto patrimonio culturale di varia natura – ha aggiunto il sindaco dell’Aquila – ma significa soprattutto far comprendere che siamo in grado di valorizzare la cultura come percorso di sviluppo anche economico e sociale. Inoltre, si dovrà puntare sul valore del rapporto tra cultura, salute, benessere, innovazione tecnologica e ambiente. Per questa ragione – ha concluso Biondi – è necessaria una partecipazione molto ampia tra le realtà del territorio e mi auguro che le adesioni all’inizio del percorso, e al suo prosieguo, siano tantissime. Abbiamo davanti un’occasione straordinaria per il rilancio economico e turistico del territorio aquilano e possiamo contare sul sostegno di un’altra importante città come Ascoli Piceno, il cui sindaco è stato il primo firmatario della Carta dell’Aquila. Siamo in possesso di opportunità validissime per vincere questa sfida, dobbiamo saperle giocare bene, tutti insieme”.