L’Aquila: azzannato annegò nel fiume, condannato il proprietario dei cani

E’ stato condannato a sei mesi di reclusione il proprietario dei cani che, lasciati incustoditi, avevano azzannato e provocato la morte per annegamento di un operaio a L’Aquila

Il giudice Tommaso Pistone ha condannato Gianluca De Paulis, residente a Paganica, frazione dell’Aquila, a sei mesi di reclusione – con i benefici di legge – per omicidio colposo e a un risarcimento da 300 mila euro ai parenti della vittima Edmond Preka, operaio albanese di 36 anni. La moglie di De Paulis, Sara Galassi, aveva già patteggiato in precedenza dieci mesi di reclusione.

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A riportare la notizia è il quotidiano ‘Il Centro’. Il fatto risale all’8 marzo 2018. Preka, sposato e padre di due figli piccoli, mentre tornava a casa a piedi, fu aggredito da alcuni cani di razza mastino Corso. Nel tentare la fuga, ferito, cadde in un ruscello dove fu trovato senza vita nel
corso delle ricerche avviate dai carabinieri della stazione di Paganica, che poi hanno condotto le indagini, che ricevettero l’allarme della moglie dell’uomo preoccupata per non averlo visto rincasare.

Gigliola Edmondo: